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Cronaca | 08 maggio 2024, 13:29

Tangenti e corruzione in Liguria: scattano gli interrogatori per Signorini, Toti, Spinelli e Cozzani

Il primo a sfilare davanti ai magistrati sarà l'ad di Iren, domani mattina in carcere a Marassi. Venerdì sarà la volta del Governatore, sabato dell'imprenditore portuale e del capo di gabinetto della Regione

Tangenti e corruzione in Liguria: scattano gli interrogatori per Signorini, Toti, Spinelli e Cozzani

La Procura di Genova ha fissato le date per gli interrogatori delle persone tratte ieri in stato di arresto nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto la Regione Liguria.

Il primo a essere sentito sarà, domani mattina alle 11, l’amministratore delegato di Iren ed ex presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini: i magistrati lo raggiungeranno alle 11 direttamente al carcere di Marassi, dove Signorini si trova recluso da martedì mattina.

Venerdì, invece, in Procura, sarà la volta del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, fermo ai domiciliari nella sua abitazione di Ameglia, in provincia della Spezia. Sabato mattina, sempre in Procura, toccherà infine all’imprenditore portuale Aldo Spinelli e al capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani. 

Il governatore Giovanni Toti è accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio: è finito agli arresti domiciliari in un’inchiesta in cui sono venticinque gli indagati e dieci, compreso il presidente della Regione, i destinatari di misure cautelari.

Tra loro il capo di Gabinetto di Toti Matteo Cozzani - accusato di corruzione elettorale aggravata perché commessa al fine di agevolare il clan mafioso dei Cammarata di Riesi (i quattrocento riesini residenti in Liguria avrebbero assicurato i voti a Stefano Anzalone) e di corruzione per l’esercizio della funzione -, gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli e l’ad di Iren ed ex presidente dell’Autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini: per lui si sono aperte le porte del carcere con l’accusa di corruzione.

Le accuse sono contenute nelle oltre seicento pagine dell’ordinanza emessa dal Gip di Genova Paola Faggiani al termine delle indagini della Guardia di Finanza. Una botta arrivata di buon’ora, appena conclusa la notifica delle misure cautelari, con il Governatore raggiunto dai finanzieri in un hotel di Sanremo.

L’inchiesta è la ‘costola’ di un’indagine portata avanti dalla procura della Spezia che ha emesso una decina di ordinanze di custodie cautelari, una delle quali sempre nei confronti del capo di gabinetto del governatore Toti Matteo Cozzani, accusato quando era sindaco di Portovenere di corruzione e turbata libertà degli incanti. Nelle carte dell’inchiesta spezzina c’era qualcosa, qualche carta che è finita dritta dritta nelle mani del procuratore capo di Genova Nicola Piacente. Una trasmissione d’atti che ha portato ai provvedimenti eseguiti ieri.

Redazione

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