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Politica | 04 maggio 2024, 15:20

Elezioni Sanremo, Erica Martini punta il dito contro Fulvio Fellegara per il dibattito alla Federazione Operaia

La candidata di 'Indipendenza!' interviene sui temi trattati durante l'incontro

Elezioni Sanremo, Erica Martini punta il dito contro Fulvio Fellegara per il dibattito alla Federazione Operaia

Fulvio Fellegara ha proseguito imperterrito per la sua strada scegliendo da solo i candidati sindaco degni di rispetto. Avevo chiesto di poter essere presente ma evidentemente non sono stata considerata alla sua altezza, mi auguro non perché sono una donna. Se poi ha intenzione di chiamarmi successivamente nel "girone di serie B" penso proprio di poter dire che tutto sommato ha fatto bene chi, seppur invitato, hai rifiutato di partecipare” afferma Erica Martini candidata a sindaco di Sanremo per il Movimento Indipendenza.

Veniamo ai temi trattati che purtroppo ho potuto leggere solo sui giornali - prosegue Erica Martini - per quanto riguarda il "Sanremo Pride" credo molto semplicemente che la discriminazione sociale legata al genere ed agli orientamenti sessuali sarà veramente superata solo quando cesseranno anche queste sfilate, ed è questa la ragione per cui personalmente non ho partecipato. Da tanti anni e giustamente nel nostro ordinamento giuridico così come in qualsiasi forma di espressione, non è tollerata qualsivoglia discriminazione legata al genere ed all' orientamento sessuale, a pena di pesanti sanzioni. Vogliamo rincorrere e convincere quella minoranza di idioti, che sempre esisteranno, che continuano a non porre su un piano eguaglianza gli omosessuali? Credo sia una scelta sbagliata, se organizzassi una manifestazione per affermare "l'orgoglio eterosessuale", oltre a non avere senso, mi attirerei un inferno di critiche. Non c'è da essere orgogliosi né di essere eterosessuali né di essere omosessuali, è giunto il momento di vivere la propria vita denunciando quando serve le discriminazioni subite. Immagino che la mia possa essere considerata una voce fuori dal coro ma trovo stucchevole questo conformismo dilagante - prosegue Erica Martini - per quanto riguarda la situazione di Rivieracqua, che temo sia più tragica di quanto sappiamo, sono mesi che ribadisco che la proprietà pubblica va difesa con le unghie e con i denti, anche se temo che l'ingresso di un socio privato sia a questo punto improcrastinabile considerati i debiti esistenti ed il rischio del fallimento. Ad essere obiettivi, come giustamente ricorda Fellegara, non si possono dimenticare le responsabilità politiche del passato che non possono che essere attribuite al centrodestra, da tanti anni al governo nella nostra provincia. Sono in arrivo enormi aumenti delle bollette tali da mettere a rischio il nostro tessuto produttivo ed i bilanci familiari. Questo spiegherebbe la comprensibile fretta dell' Amministrazione comunale di Sanremo, in scadenza, di deliberare l'ingresso del socio privato, che io vorrei entrasse con una quota ben inferiore al 48% ma a questo punto velocemente per salvare la situazione. Durante il dibattito, a cui non ho potuto partecipare, è stato fatto rilevare che si poteva fare retromarcia sull'ingresso del socio privato visto che con la tariffazione unica e l'ingresso di nuovi soci pubblici la società sarebbe nuovamente in equilibrio. Non è facile avere questa certezza dall'esterno non potendo accedere direttamente ai bilanci ed alle tante informazioni necessarie per suffragare questa tesi, sto approfondendo ma dico con fermezza sin da ora che se così fosse sarebbe gravissimo far entrare nel capitale societario un socio privato non necessario”.

I.P.E.

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