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Al Direttore | 03 maggio 2024, 17:35

Sanremo: scomparsa del Prof. Cerasti, il ricordo della Quarta B del Cassini del 2016/2017

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Sanremo: scomparsa del Prof. Cerasti, il ricordo della Quarta B del Cassini del 2016/2017

Gli alunni della quarta B, dell’anno scolastico 2016/2017 ci hanno scritto per ricordare il Professor Marco Cerasti:

“Sul professor Cerasti ci sarebbero molte cose da dire. Ognuno dei suoi alunni crediamo potrebbe raccontare diverse storie, anneddoti, episodi in cui lo spirito filosofico che lo animava non solo nell'insegnamento ma anche nella vita venivano fuori. Non è mai stato un insegnante convenzionale, e forse proprio per questo è stato tra i pochi in grado di trasmettere, piuttosto che nozioni, un senso critico, una voglia di mettersi in dubbio, di cercare in sè gli stessi assunti che ci faceva sottolineare e spiegare nei manuali di storia. Noi abbiamo passato solo due anni con lui, eppure le sue lezioni ogni volta non sembravano bastare, e ci fermavamo a volte anche mezz'ore dopo la fine dell'ora per continuare a discutere con quell'uomo che sembrava il diretto discendente di uno strano incrocio tra Socrate e Marx. Non sono molti i professori che, avendo dimenticato di avere lezione alla settima ora un lunedì, verrebbero chiamati dagli alunni per farli tornare in classe. Ricordiamo che alla fine della quarta superiore ci fece studiare molto brevemente Kant, ‘perché l'anno prossimo avrete un professore nuovo e dovrete fare Hegel. E per capire Hegel serve Kant; quindi perdonatemi, ma questo ve lo ho dovuto spiegare in modo più tradizionale’. Poi, interrogato su altri punti tipici del programma di quarta da noi non svolti: ‘Cartesio? No, no. Cartesio non lo faccio in ogni caso. Perché non mi piace, non mi va... è noioso. Spinoza? Oh, porca miseria. Spinoza me lo sono dimenticato. Quello mi piace. Lo volevo fare ma mannaggia; ecco cosa avevo dimenticato! Dovevamo fare Spinoza!’. Ecco, in qualche modo, anche dopo 5, 6 anni dalla fine del liceo, oggi ci rendiamo conto di non aver mai davvero abbandonato la speranza di un'ultima lezione su Spinoza, di un'ultima settima ora del lunedì; e se lo abbiamo ricordato con questi aneddoti un po' scherzosi, è solo per esorcizzare questa grande e strana mancanza che ora sentiamo. Grazie, prof”.

Carlo Alessi

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