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Attualità | 25 aprile 2024, 11:55

Sanremo: 25 aprile, il ricordo di 79 anni fa e alcuni attacchi alla destra nell'orazione di Gipo Anfosso (Foto e Video)

Presenti alcuni alunni delle scuole di via Volta ma Amelia Narciso ha ammonito sull'assenza di molte altre scuole che erano state invitate

Sanremo: 25 aprile, il ricordo di 79 anni fa e alcuni attacchi alla destra nell'orazione di Gipo Anfosso (Foto e Video)

Massiccia partecipazione, rispetto agli anni scorsi, alle celebrazioni della 'Festa di Liberazione’, questa mattina a Sanremo. Complice forse la campagna elettorale (presenti tre candidati a sindaco), il corteo si è snodato da piazza Borea D’Olmo a via Matteotti e corso Mombello per fermarsi ai due Monumenti ai Caduti, dove è stato suonato l’inno di Mameli e si sono resi gli onori.

Con la banda ‘Città di Sanremo’ in testa si è registrata la classica presenza delle massime autorità civili e militari con diversi esponenti dell’Amministrazione comunale matuziana e, come detto, tre dei sette candidati a sindaco e molti componenti dei partiti e delle liste civiche in lizza per le prossime elezioni amministrative. Tra i diversi striscioni uno è risaltato in particolare ed era relativo alla richiesta di pace tra Israele e Palestina.

Guidato dal presidente dell’Anpi, Amelia Narciso, il corteo è proseguito verso giardini Vittorio Veneto e Pian di Nave, dove si è svolta la cerimonia ufficiale. Davanti al Monumento alla Resistenza (ai giardini Gino Napolitano) è stata recitata la ‘Preghiera per la Pace’. Dopo i saluti dell'Amministrazione comunale è stata la volta dell’orazione del prof. Gipo Anfosso, docente, scrittore, figlio del partigiano dott. Leo Anfosso. Sono state anche proposte alcune lettere sul tema della Resistenza da parte dei componenti dell’Anpi.

Un passaggio dell’orazione di Gipo Anfosso, laureato in filosofia, docente di lettere e formatore e autore di racconti: “Il valore della Resistenza è stato quello di combattere uniti conto il fascismo che era da sconfiggere per poi separarsi e far prevalere le proprie idee sulle altre in modo democratico. L’unità si basa anche sulla Costituzione, che deve essere la bussola per difendere i diritti, per difenderci dalle derive fasciste e autoritarie che sono ben presenti attorno a noi. L’unità deve avere un alleato molto chiaro, mettendo paletti precisi. La destra dice sempre la frase ridicola ‘Il 25 aprile è divisivo’. Io dico ‘si, lo è sempre stato tra chi crede nella democrazia e chi è un fascita’. E’ divisivo anche l’antifascismo e dobbiamo ricreare alcuni valori, visto che dalla destra prendono distanza dalle leggi razziali. Poi sono gli stessi che intitolano strade ad Almirante, segretario della rivista ‘La difesa della razza’. Basta anche con ‘il fascismo ha fatto cose buone’. Non dimenticate che il fascismo dell’inizio era quello che ha ucciso Matteotti”.

 

Anfosso ha anche trattato dei fatti di Pisa e di Roma, in occasione delle manganellate ai danni di alcuni studenti. Non sono mancati alcuni passaggi sugli attacchi di Israele e Hamas, sulla guerra in Ucraina, per la quale solo la chiesa ha chiesto l’intervento della Diplomazia, e per l’ambiente.

Al termine, nella zona dove si trova la targa commemorativa del comandante Guglielmo Vittorio (Vitò) nel giardino antistante il Forte di Santa Tecla, è stato letto l’intervento dello scrittore e giornalista Antonio Scurati, che doveva essere proposto in Rai e che è stato oggetto di molte polemiche negli ultimi giorni.

(Foto di Erika Bonazinga)

Carlo Alessi

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