Politica - 20 aprile 2024, 18:24

Elezioni a Sanremo: una 'ondata fucsia' invade con 700 sostenitori il Centrale per Fulvio Fellegara (Foto e Video)

Cinema pieno i ogni ordine di posto e tante persone in piedi, la maggior parte delle quali con una t-shirt che riporta il claim di Fellegara e della sua coalizione, ovvero ‘L’alternativa è adesso’

Elezioni a Sanremo: una 'ondata fucsia' invade con 700 sostenitori il Centrale per Fulvio Fellegara (Foto e Video)

Almeno 700 persone hanno riempito il cinema Centrale di Sanremo che, questo pomeriggio ha ospitato la convention ‘fucsia’ dei sostenitori di Fulvio Fellegara, candidato a sindaco della città dei fiori.

Cinema pieno i ogni ordine di posto e tante persone in piedi, la maggior parte delle quali con una t-shirt che riporta il claim di Fellegara e della sua coalizione, ovvero ‘L’alternativa è adesso’. Il candidato del centrosinistra si è presentato sul palco con il Sindaco di Savona, Marco Russo, che ha lanciato dalla sua città la candidatura di Fellegara: “A lui posso solo dire di lavorare come abbiamo fatto noi, per riportare il centrosinistra sotto la Torretta – ha detto Russo – ovvero la centralità del progetto, l’unità di intenti ed avere il contributo di tutti per costruire un identità organica. Il problema, ai giorni nostri è chiaramente chi non vota e la lontananza del cittadino dalla politica. Noi dobbiamo incontrare il dissenso e la sfiducia. Un compito immane ma per il quale bisogna provarci per restituire credibilità alla politica. Non ci si deve far condizionare dai ‘competitor’ e, se avete un’idea per Sanremo e ne siete convinti, non stancatevi di dirla e di mantenere questa determinazione e pacatezza. Non cedete al conflitto tra i candidati e battete tutte le strade della città”.

Fulvio Fellegara ha parlato proprio del brand che ha da tempo lanciato: “Era necessaria un alternativa per quella parte della città, quella sociale, che non ha mai avuto voce. Abbiamo sempre detto di non pronunciare il pronome io ma noi. In controtendenza degli ultimi 20 anni siamo tornati a confrontarci con la gente. Abbiamo avuto un'amministrazione respingente e stiamo provando a dire che serve il confronto. Siamo tornati nei quartieri con volantinaggi e gazebo. Noi abbiamo il point più grande di tutti, quello che è un tutta la città. Bisognerebbe chiedere ai giovani cosa pensano della città, visto che loro sono i primi ad andarsene. E comunque, l’8 e 9 giugno non finisce nulla, anzi comincia qualcosa perché è arrivato il momento di rivoltare questa regione”.

E’ stata poi la volta di Pierluigi Bersani, collegato via web, che ha commentato la situazione politica: “Io avevo detto, quando vincevamo anni fa di fare attenzione – ha detto – perché c’era una periferia che si lamentava. Ed ora dobbiamo essere noi a mettere il dito nella piaga dei problemi che ha la gente. Non si deve aver paura della gente. Credo che sia il momento di unire i puntini della destra e far vedere l’oggetto misterioso che è. Noi stiamo vivendo, a Sanremo e altrove, una bruttura di legami sociali, come nella sanità. La si porta verso un modello che fa entrare il mercato, senza dimenticare un fisco che sta provocando una divisione profonda nel paese. C’è anche la battaglia ambientale che deve viaggiare di pari passo con quella sociale”.

“Avere una risposta del genere dalla città è fantastico – ha concluso Fulvio Fellegaraed avere davanti tutti voi e parlare alla mia città mi emoziona ancora, nonostante la mia abitudine di parlare in pubblico. C’era bisogno di costruire un senso di comunità che è mancato negli ultimi anni. Sia in una città che ha visto tre amministrazioni negli ultimi 15 anni che ha guardato solo ad alcuni e non a tutti. Noi parliamo con chi è rimasto più indietro. Non si può dire che va tutto bene, ma si deve anche discutere di quegli aspetti di cui non si parla più. Si parla tanto di abbandono scolastico ma il primo grado che soffre a Sanremo di più è quello degli asili nido. Abbiamo 110 posti pubblici e 65 privati con alcune strutture che sono state chiuse. Nascono 300 bambini l’anno ed è impossibile per le famiglie pensare ad un figlio. I diplomati a Sanremo sono al 36% mentre ad Imperia sono al 39, con i giovani che finiscono nel lavoro dequalificato. Sanremo ha anche un problema di povertà, che si è acuito con la decisione di questo governo di togliere il reddito di cittadinanza. Senza dimenticare la solitudine e l’assistenza degli anziani. Noi siamo portatore di una visione alternativa per garantire una ‘manutenzione sociale’ prima di quella urbana. C’è bisogno di tornare ad occuparsi dei quartieri per far calare il gap tra centro e periferie. Ed ora anche i nostri avversari ci stanno copiando. Avevamo ragione noi e ora se ne accorgono anche loro, trovando 200mila euro per coprire le buche. E chi era all’opposizione se ne era dimenticato. Noi diciamo si all'acqua pubblica da anni e non da due mesi. C'è qualcuno che ha messo persone al comando che hanno guardato i problemi alla rovescia e oggi vuole fare entrare il privato. Penso che si debba commissariare il commissario perchè ad Imperia c'è qualcuno che fa il sindaco, il presidente della provincia e si occupa dell'Ato idrico. Fa tutto lui! E la sanità non funziona, è chiaro a tutti. Oltre il 5% dei sanremesi non si cura perchè, per farlo deve rivolgersi alle strutture private. Ci cura peggio di alcuni anni fa e il nostro obiettivo oggi è quello di cacciare il centrodestra dalla Liguria. Uno sguardo anche ai grandi progetti perchè noi non siamo contrari ma non dimentichiamo che il lavoro è una priorità e, ad esempio sul porto vecchio dobbiamo preservare gli impieghi di chi opera tra bar e ristoranti”.

Carlo Alessi

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