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Economia | 18 aprile 2024, 07:00

Buoni acquisto benzina per dipendenti: cosa sono e a chi spettano?

Nell'ambito del cosiddetto welfare aziendale sono previsti incentivi quali benefit e bonus.

Buoni acquisto benzina per dipendenti: cosa sono e a chi spettano?

Nell’ambito del cosiddetto welfare aziendale (ovvero le misure atte a migliorare il benessere dei dipendenti e il clima lavorativo) sono previsti incentivi quali benefit e bonus. I primi, distinguibili in fringe benefit e flexible benefit, sono concessioni sotto forma di beni o di servizi, mentre i secondi sono extra in denaro erogati sotto varie forme. Un classico esempio è rappresentato dai cosiddetti buoni per la benzina, altresì noti come buoni carburante o buoni acquisto benzina.

L’offerta di questi benefit porta interessanti vantaggi fiscali sia per l’azienda che li eroga, sia per i lavoratori che li ricevono. Si deve infatti ricordare che la recente Legge di Bilancio ha previsto, per il periodo d’imposta 2024, un aumento della soglia di defiscalizzazione dei fringe benefit, tra cui i buoni acquisto benzina, portandola a 2.000 euro per coloro che hanno figli a carico e a 1.000 euro per chi non ha figli a carico.

Ma come poter sfruttare i buoni benzina per dipendenti? Cerchiamo di saperne di più su questo interessante strumento di welfare scoprendo anche a quali tipologie di dipendenti spetta.  

Cos’è un buono carburante?

I buoni benzina sono voucher che le aziende elargiscono ai propri lavoratori dipendenti per coprire una parte dei costi della benzina (oppure di gasolio o GPL a seconda dei casi) consentendo loro un concreto risparmio di denaro relativamente a una voce di spesa importante come quella del rifornimento della propria auto.

Il risparmio ottenuto può essere relativo al tragitto fra casa e lavoro o qualsiasi altro spostamento fatto con il proprio veicolo, anche attraverso una fruibilità accessibile: i buoni acquisto benzina come quelli di Pluxee sono infatti utilizzabili in tagli da 5, 10 e 25 euro.

A quali dipendenti spettano i buoni carburante?

Molti bonus previsti per legge prevedono soglie economiche di ingresso; a tale scopo fa fede l’ISEE, vale a dire l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, lo strumento principale cui si fa riferimento per quanto riguarda bonus o prestazioni sociali agevolate. È un documento che illustra la situazione economica di un nucleo familiare (i soggetti riportati sullo stato di famiglia).

Nel caso dei buoni acquisto benzina non è prevista alcuna soglia economica di ingresso; non è quindi un benefit riservato a famiglie con ridotte possibilità economiche.

Per quanto riguarda le tipologie di lavoratori dipendenti, il riferimento è a quelli delle aziende private, senza alcun limite di ruolo; possono quindi essere destinatari del bonus anche gli apprendisti, gli stagisti, i lavoratori a progetto co.co.co. (collaborazioni coordinate e continuative), quelli a part-time e quelli in smart working.

Non è necessario fare richiesta dei buoni carburante; è infatti l’azienda che decide se elargire questo contributo e in che misura; non è quindi un obbligo per il datore di lavoro.

Come sfruttare i buoni benzina?

I buoni benzina sono disponibili in tagli diversi (per esempio 5, 10 e 25 euro); le aziende possono ordinarli e distribuirli ai loro dipendenti che potranno sfruttarli per effettuare il rifornimento di carburante quando ne avranno necessità, che si tratti di percorsi relativi al lavoro o di gite fuori porta nei weekend primaverili ed estivi.

L’utilizzo è molto semplice, basta infatti presentarlo alla cassa dei distributori convenzionati presenti su tutta la rete stradale italiana e fare rifornimento. Sono quindi uno strumento molto comodo e di rapido utilizzo.

Fino a determinati importi i buoni carburante sono deducibili al 100% per le aziende ed esenti da Irpef per quanto riguarda i dipendenti.

Richy Garino

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