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Eventi | 17 aprile 2024, 10:36

Sanremo, venerdì al Museo Civico evento sul giardino di Villa Boccanegra a Ventimiglia

Appuntamento alle 16 a cura ella dott.ssa Ursula Salghetti Piacenza

Sanremo, venerdì al Museo Civico evento sul giardino di Villa Boccanegra a Ventimiglia

Venerdì alle ore 16,00 presso il Museo Civico di Sanremo evento sul giardino di Villa Boccanegra a Ventimiglia, un giardino storico di acclimatazione, a cura della dott.ssa Ursula Salghetti Piacenza.

A Ventimiglia, a pochi chilometri dal confine con la Francia, si trova il Giardino Boccanegra, 4 ettari terrazzati degradanti sul mare, squisito esempio di acclimatazione di piante provenienti dai climi di tipo mediterraneo di tutto il mondo.

La storia

Le prime tracce del fondo risalgono al 1554, ma è soprattutto negli ultimi due secoli che i vari proprietari hanno contribuito a conferigli l’aspetto attuale: tra questi, il parlamentare Giuseppe Biancheri, che nel 1865 lo acquistò dai marchesi genovesi de Mari, amico di Thomas Hanbury e il suo capo giardiniere, Ludovic Winter, che introdussero molte rose, fra cui le banksiae che ancora oggi decorano il muro di divisione dalla via Aurelia; tra il 1906 e il 1923 Ellen Willmott, ricca ereditiera e paesaggista inglese, fece costruire due riserve d’acqua, tracciò vialetti e camminamenti, piantò specie esotiche d’ogni genere, palme da datteri e un filare di eucalipti.

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, Mario Sertorio, industriale piemontese della carta realizzò una seconda terrazza-belvedere, dopo quella originaria affacciata sul giardino e sul mare, la pavimentazione a opus incertum davanti alla casa e quella in pietra del sentiero e la serra vicino all’orto frutteto, e arricchì il verde ornamentale presso l’abitazione.
Ereditato in seguito dalla famiglia Piacenza, che nel Biellese aveva creato sulla collina alle spalle della fabbrica il celebre parco Burcina, oggi riserva naturale speciale della Regione Piemonte, nel 1983 Boccanegra passa infine nelle mani capaci di Guido Piacenza e Ursula Salghetti Drioli, entrambi botanici eccellenti.

Il restauro 

A partire dal 1983, gli attuali proprietari hanno rimosso le piante mediterranee spontanee e di quelle che si erano naturalizzate, prendendo il sopravvento sulla vegetazione “nobile”, cercando di riportare il giardino al senso che aveva voluto Ellen Willmott e alla luce le specie esotiche e di pregio.

In seguito, hanno introdotto innumerevoli specie nuove, perlopiù dall’Australia, al Sudafrica, al Cile, alla California spesso ottenute da seme, combattendo con l’estrema aridità estiva del giardino e il terreno poco profondo e in pendenza.

Ursula Salghetti Drioli Piacenza si è laureata alla Università di Pisa, in Scienze Naturali con la specializzazione in Biologia Marina Algologia.

 

 Dal 1974 al 1987 ha fatto ricerca sui popolamenti marini vegetali, presso il Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno. Negli anni seguenti ha focalizzato la sua attività su vivaismo e cura di giardini.

 

È stata per due mandati Presidente dell'AdiPA Associazione per la diffusione di piante per amatori, realizzando la mostra mercato Murabilia nella città di Lucca.

È stata Segretaria Generale, ed ora Vicepresidente dell'Associazione Amici dei Giardini Botanici Hanbury.

 Cura e promuove il giardino di famiglia Boccanegra a Ventimiglia dove mantiene la collezione nazionale di Aloe e Pelargoni Sud Africani, ed introduce nuove piante da altri climi mediterranei del mondo: Sud Africa, California, Canarie.

È stata insignita dei seguenti premi:

• Premio Mario Calvino -Meridiana per il verde - Murabilia Murainfiore - Il Giardino Fiorito

• Veitch Memorial Medal dalla Royal Horticultural Society Motivazione

• Premio Verdemente Murabilia Murainfiore

• Premio Gallesio Associazione degli Inquieti, con il marito Guido Piacenza.

C.S.

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