Cronaca - 12 aprile 2024, 09:29

Sanremo, violenta protesta in carcere: incendi e celle devastate. La Uilpa: "Clima di impunità, situazione fuori controllo"

I disordini scattati in seguito al ritrovamento da parte della Penitenziaria di un cellulare nascosto all'interno di un pacco di cereali. Un agente è stato ferito e trasportato in ospedale: "è emergenza"

Sanremo, violenta protesta in carcere: incendi e celle devastate. La Uilpa: "Clima di impunità, situazione fuori controllo"

“Nella serata di ieri, dalle ore 22.30 circa, un intero reparto del carcere di Sanremo, ospitante una cinquantina di reclusi, hanno dato vita ad una forma violenta di protesta , con incendi e devastazione celle - motivo della protesta il ritrovamento di un cellulare da parte della Polizia penitenziaria nascosto all’interno di un pacco di Kellogs - cereali  . Dopo ore di altissima tensione, grazie alla Polizia penitenziaria intervenuta e richiamata appositamente in servizio, dopo l’una di notte è stato ripristinato l’ordine, ci risulta un agente ferito e trasportato al nosocomio cittadino. Danni alla struttura, una cella distrutta”. Lo dichiara Fabio Pagani, Segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria.

“Ormai nelle carceri si registra un clima di impunità, tanto che non di rado si è alle prese con detenuti che si rivoltano persino all’irrogazione di una sanzione disciplinare. Ma quel che è peggio è che, con l’attuale organizzazione, basta un solo recluso, seppur fiancheggiato da qualche altro, per mandare in crisi un intero istituto. Del resto, basti pensare che di pomeriggio alla Casa Circondariale di Sanremo, con oltre 270 ristretti, prestano servizio in media una decina di agenti di polizia penitenziaria. Ciò appare ancora più paradossale, peraltro, nell’esatto momento in cui dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è stata avviata la selezione di 45 unità da destinare a un carcere di 20 posti per migranti in Albania”, aggiunge il Segretario della Uilpa Pp.

“Prima che accada l’irreparabile, più di quanto non sia già successo, il Governo si dia una mossa e prenda compiutamente atto dell’emergenza. Serve subito deflazionare la densità detentiva, fatta di 14mila detenuti oltre la capienza regolamentare, rafforzare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, potenziare l’assistenza sanitaria e riorganizzare l’intero sistema prima che collassi irreparabilmente", conclude Pagani.

Redazione

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