La campagna elettorale è pienamente nel vivo e le elezioni amministrative dei prossimi 8 e 9 giugno sono sempre più vicine.
Il centrodestra sanremese ha fatto quadrato attorno al nome del candidato sindaco Gianni Rolando, complice anche la regia del senatore di FdI Gianni Berrino, eletto nel suo territorio e massimo rappresentante del partito a Ponente.
Il senatore Berrino si sta spendendo in prima persona sul campo nel percorso che accompagnerà gli elettori alle urne, presenziando a diversi eventi in città e proseguendo con gli incontri con i vari candidati.
Lo abbiamo incontrato e intervistato durante un suo viaggio di ritorno da Roma per un focus sulla campagna elettorale sul percorso che sta portando la città a cambiare guida politica dopo 10 anni di amministrazione Biancheri.
Alle elezioni mancano poco meno di due mesi, come sta andando la campagna elettorale di Fratelli d’Italia e del centrodestra?
Per quanto riguarda Fratelli d’Italia il percorso sta andando molto bene, avendo presentato da tempo la lista stiamo facendo in modo che i candidati possano correre alla ricerca del consenso, ma anche spiegare qual è il nostro progetto di città e spiegare anche quanto sia importante la forza di un partito all'interno di una coalizione a sostegno di un sindaco, pur specificando che non ci sono ordini dall'alto che discendono sui candidati. I consiglieri comunali, una volta eletti, avranno completa libertà di decisione secondo il programma della coalizione. Non ci sono imposizioni come qualcuno vuol far credere.
Le liste del centrodestra stanno iniziando a prendere forma, cosa pensa della coalizione?
Vedo una coalizione ben pronta, con cadenza vengono presentate tutte le liste tra chi ha deciso di farlo in un colpo solo e chi annuncia un candidato al giorno. Ma il raggiungimento di tre liste complete è un buon risultato. Aver completato la coalizione con l’Udc insieme a Enzo Colantonio è un ottimo segnale per la nostra squadra con il ritorno alla politica di una persona molto conosciuta. Completa il panorama e ci porta a puntare a una vittoria al primo turno, nonostante ci siano tanti candidati sindaco e tante liste.
Qual è il “peccato” principe dell'amministrazione Biancheri e quale è un punto di merito?
Faccio fatica a trovare un punto di merito, posto che la città non è cambiata in questi anni. Se il sindaco è durato 10 anni significa che molti cittadini ne avranno trovati, ma non vedo qualcosa di straordinario e dopo così tanto tempo me lo sarei aspettato. Pesano su questa amministrazione la chiusura di Casa Serena, l'essersi privati di una casa di riposo pubblica e l'essersi privati anche di molti posti negli asili nido rispetto a quando ho lasciato i Servizi Sociali nel 2014. Così come è rimasto incompiuto il Palafiori e non si è fatta alcuna scelta sulla ex stazione ferroviaria, così come le grandi opere, che dovevano essere il fiore all'occhiello dell’amministrazione e sono in itinere e fortemente in ritardo. Sul Palasport ho i miei dubbi, come li avevo all'epoca della pista di atletica. Trovo una scelta non lineare l'aver deciso di investire sull’hub sportivo del Mercato dei Fiori. Avrei investito lì trasformandolo in un grande Palasport senza un doppione a Ponente della città. Sono scelte amministrative, ma quello che mi pesa molto è che Sanremo ha perso molto potere decisionale nelle scelte provinciali e questo ha avuto una serie di ricadute anche sugli investimenti che sono stati infatti realizzati con risorse proprie e non dall'Europa o dal governo. Noi siamo la discontinuità, c'è chi vuole essere l’alternativa ed è il centrosinistra e c'è chi si sta dimostrando in continuità con l'amministrazione Biancheri.
Le elezioni amministrative saranno in contemporanea con quelle europee, che risultato si aspetta da Fratelli d’Italia a Sanremo?
Dai sondaggi sia nazionali che locali il dato per le europee pare buono e sono certo che la differenza con il risultato delle comunali sarà molto inferiore rispetto a quella che c'è stata nel 2019. Per quanto riguarda le preferenze, molto si deciderà all'ultima scritta. Con tanti candidati sarà complicato riuscire a far scrivere il proprio nome sulla lista. Si potrebbe avere un quorum di 60 voti a candidato, significa che se uno ne prende 600, altri 10 non ne prendono nemmeno uno. e questo porta un ragionamento su come noi come partito di governo e come parte della coalizione a sostegno di Gianni Rolando puntiamo molto al voto utile, al voto per i partiti e le liste della nostra coalizione che hanno la possibilità di esprimere eletti.
Se Gianni Rolando sarà eletto, quale sarà la sua prima richiesta al nuovo sindaco?
La mia prima richiesta è già stata fatta ed è quella di avere una squadra oltre che compatta anche con competenze, perché Sanremo è una città molto complicata da amministrare. Non ci si inventa assessori a Sanremo. La stessa richiesta va anche in direzione delle società partecipate, nei ruoli di vertice servono a persone che sappiano cosa fare. La città ha bisogno di fare un balzo in avanti.