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Sanità | 10 aprile 2024, 07:11

Case della Comunità in Asl 1, l’assessore regionale Gratarola: “La maggior parte arriverà nel 2026, quella di Bordighera è un modello”

Interrogazione del consigliere Ioculano: “Tutto molto vago per una realtà che dovrebbe aprire nel giro di 18 o 20 mesi”

Angelo Gratarola, assessore regionale alla Sanità

Angelo Gratarola, assessore regionale alla Sanità

La prima è quella di Bordighera, poi ne arriveranno anche a Ventimiglia e Taggia. Le Case della Comunità sono la risposta alle esigenze di un territorio che troppo spesso si è sentito abbandonato in tema di sanità e cura della persona, un punto di riferimento per la prima presa in carico del paziente. Il Ponente ha visto nascere la prima all’interno dell’ospedale ‘Saint Charles’ e, stando ai programmi di Regione Liguria, entro il 2026 ne arriveranno altre due per poi arrivare a un totale di cinque sul territorio provinciale imperiese.

Un progetto che, però, desta qualche preoccupazione in merito ai servizi che verranno erogati e, soprattutto, sui tempi. Dubbi messi nero su bianco in consiglio regionale dall’interrogazione presentata dal consigliere Enrico Ioculano (Pd - Articolo Uno) “per sapere quali saranno i servizi sanitari introdotti e come verranno articolati all’interno delle rispettive Case di Comunità”.

Le Case della Comunità si identificano come luogo fisico al quale il cittadino può rivolgersi e costituisce il nuovo modello organizzativo - ha risposto l’assessore alla Sanità di Regione Liguria, Angelo Gratarola - nel 2026 ne arriveranno la maggior parte, quella di Bordighera al ‘Saint Charles’ è attiva. È la prima a essere attivata ed è un modello per le prossime. È una piattaforma sulla quale si può implementare in base ai bisogni”.

Lei mi ha detto cosa c’è in una, ma mi avrebbe fatto piacere sapere che cosa ci sarà in quella di Ventimiglia e in quella di Taggia - ha replicato Enrico Ioculano - perché è tutto molto vago rispetto a una realtà che dovrebbe aprire nel giro di 18 o 20 mesi. Quando pensiamo alla Case di Comunità stiamo parlando di una struttura che deve prendere in carico il paziente, voglio capire come Asl1 si sta organizzando e voi non mi date risposta, però c’è il dettaglio di quello che avverrà nel 2033 in un ospedale che ancora non c’è”.

Pietro Zampedroni

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