Politica - 06 aprile 2024, 18:06

Caso 'Arena Sanremo': torna a parlare il presidente Masu "Ricorrerò al Tar e chiederò i danni al Comune"

“Come ampiamente spiegato nelle precedenti istanze la conferenza dei servizi indetta dal Comune di Sanremo avrebbe dovuto essere preliminare"

Caso 'Arena Sanremo': torna a parlare il presidente Masu "Ricorrerò al Tar e chiederò i danni al Comune"

Il presidente della Sanremese, Alessandro Masu, torna a parlare del progetto ‘Arena Sanremo’, anche dopo l’articolo pubblicato dal nostro giornale il 2 aprile scorso.

“Mi trovo costretto ancora una volta – evidenzia Masu dopo il consulto con i suoi avvocati - a ricorrere al TAR e a domandare adeguato risarcimento del danno. Infatti, il provvedimento del Comune appare nuovamente illegittimo sotto molteplici profili. Tuttavia nella speranza che il Comune eviti l’ennesimo contenzioso, a breve avanzerò un’altra istanza in autotutela per dare la possibilità di rimediare all’illegittimo affossamento del progetto sulla scorta di provvedimenti emessi al di fuori dei parametri legali, almeno questo è il mio pensiero”.

“Come ampiamente spiegato nelle precedenti istanze – prosegue Masu - la conferenza dei servizi indetta dal Comune di Sanremo avrebbe dovuto essere preliminare. L’obiettivo avrebbe dovuto essere la dichiarazione della esistenza (o meno) del pubblico interesse al progetto presentato. In altre parole avrebbe dovuto avere quale unico fine la determinazione della Pubblica Amministrazione circa l’interesse pubblico a che l’attuale stadio di Sanremo sia ristrutturato o meno secondo il progetto preliminare presentato. Al contrario, la Pubblica Amministrazione ha ritenuto, illegittimamente ed in aperta violazione di legge, di individuare quale oggetto della conferenza l’esame del progetto presentato, peraltro bollandolo come incompleto e richiedendo plurime (ed altrettanto illegittime) integrazioni documentali. La Pubblica Amministrazione ha ritenuto di convocare conferenza dei servizi chiamando a farne parte anche soggetti pubblici e privati che avrebbero dovuto, in realtà e come già spiegato nelle precedenti istanze, essere interessati in successiva sede di conferenza dei servizi decisoria. Tale scelta da parte del Comune è ‘contra legem’ai sensi del d. lgs. 38/2021: la partecipazione alla conferenza preliminare deve essere forzatamente limitata al soggetto proponente, al Comune ed al Comando dei Vigili del Fuoco e deve essere svolta in modalità sincrona (simultanea), dato il ristretto numero dei partecipanti e l’unicità della finalità della procedura”.

“L’errata individuazione della modalità della conferenza da parte dell’Amministrazione – termina Masu - ha creato ritardo e affossamento nell’iter del progetto, creando un notevole danno alla Sanremese che dovrà essere ristorato. Il provvedimento, contrariamente ai dettami normativi, in ogni caso, non appare avere contenuto specifico di sorta: essa, infatti, prevede la conclusione della conferenza senza assumere alcun tipo di decisione in ordine al progetto od al suo interesse pubblico. Mi auguro ancora che la diatriba possa trovare soluzione con delle interlocuzioni istituzionali, diversamente mio malgrado sarà il TAR verosimilmente a restituire giustizia ai torti subiti dalla Sanremese Calcio”.

Carlo Alessi

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