Attualità - 07 luglio 2023, 07:25

Bistrot dell'Ulivo, ovvero come portare Badalucco nel mondo: Roi "Siamo stati dei Robin Hood"

Quattro chiacchiere con Franco Boeri Roi sul Bistrot dell'Ulivo e il futuro della manifestazione che porta a Badalucco personaggi internazionali.

Bistrot dell'Ulivo, ovvero come portare Badalucco nel mondo: Roi "Siamo stati dei Robin Hood"

Mancano poche ore al 12° Bistrot dell'Ulivo di Badalucco. Domani, sabato 8 luglio, tornerà l'evento organizzato dalla famiglia Roi, per premiare giovani e imprese che si lanciano nella riscoperta dell'agricoltura.

Il Bistrot ha sempre guardato al presente e quest'anno strizza l'occhio al futuro come ci ha raccontato Franco Boeri Roi. Un racconto che parte da un'idea: "Io e Rossella, mia moglie volevamo fare qualcosa per la valle. Avevamo pensato a qualcosa in ambito letterario negli uliveti ma era già stato fatto, allora ho avuto l'idea: perché non invitiamo queste persone, grandi personaggi che grazie all'azienda abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Ed è iniziato così, da un gruppo di amici. Abbiamo avuto Carlin Petrini, l'inventore di Slow Food, il grande scrittore Michele Serra e il famoso architetto Stefano Boeri, solo per citarne alcuni". 

"Volevamo che queste persone così conosciute venissero a Badalucco, un paese e con l'occasione dare un attestato di stima a dei giovani che scelgono di tornare a fare agricoltura nella valle. - dice Roi ripensando a come è nata la manifestazione - Quindi usiamo la fama di questi persone affinché i giornalisti e i media nazionali e internazionali siano attirati dal personaggio e una volta arrivati, li costringiamo a parlare di questi piccoli agricoltori. Insomma siamo stati dei Robin Hood. Al di là di questo il nostro è sempre stato uno spazio scanzonato e non solo chiuso sull'agricoltura ma che proprio grazie a questi personaggi permetteva di ampliare le riflessioni all'attualità del momento". 

Quest'anno, per la prima volta, il premio esce dai confini della provincia di Imperia e andrà a Silvia e Marco Ravera dell’Azienda agricola RaveraBio. "Più che un premio economico abbiamo sempre ritenuto più importante la visibilità per questi giovani imprenditori. Così di edizione in edizione abbiamo premiato chi faceva formaggi, vini, chi ha rilanciato il Moscatello di Taggia, chi usava la lavanda, lo zafferano. Tante piccole realtà che hanno avuto articoli di giornali e passaggi in televisione. Gli abbiamo dato una mano per dire al mondo che c'erano e viceversa a far sapere al mondo quali eccellenze potevano scoprire. L'anno scorso avevano già portato il premio fuori dalla valle e quest'anno ci siamo spinti un po' più in là. L'azienda RaveraBio coltiva fiori eduli con un approccio senza veleni. Il messaggio è chiaro il fiore non è solo bello da vedere ma anche buono da mangiare. È un trend nelle più importanti cucine del mondo e la nostra speranza è che questa azienda di Albenga sia d'esempio per i tanti giovani di qua".

Come immagina il futuro del 'Bistrot'? "Ho compiuto 64 anni e dovrò anche mettermi un po' in pensione credo che toccherà alla nuova generazione Roi, con Paolo e Daria, se vorranno continuare, dando la loro impronta. Anche perchè più passa il tempo più i personaggi, gli opinion leader cambiano. Dodici edizioni sono già tante ed è stato uno sforzo economico per la nostra famiglia però il Bistrot è sempre stato un ritrovo per i nostri amici e per far parlare del nostro paese in giro per il mondo. È sempre stato il mio pallino e ci siamo sempre riusciti" - conclude sorridendo Franco Boeri Roi.

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU