Attualità - 24 settembre 2022, 07:11

Ventimiglia: situazione rifiuti, dal 6 settembre c'è il nuovo 'Dec' per il controllo del bando di gara per l'ambito

Abbiamo intervistato l'Amministratore della 'Piemef', l'azienda romana che sta verificando la situazione e che ha rinviato il 'porta a porta' in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato

Ventimiglia: situazione rifiuti, dal 6 settembre c'è il nuovo 'Dec' per il controllo del bando di gara per l'ambito

C’è preoccupazione a Ventimiglia e nel comprensorio dei 18 comuni intemeli, che dovevano passare al sistema di raccolta ‘porta a porta’ il 1° settembre scorso e che, in alcuni casi vedono una situazione non particolarmente rosea nell’ambito della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento.

Nelle ultime settimane, anche attraverso il nostro giornale sono state diverse le lamentele per discariche abusive e qualità del servizio, sia nella città di confine (capofila) che negli altri comuni dell’ambito. Dal 6 settembre a Ventimiglia è presenta la ‘Piemef’, società di ingegneria che si occupa di redazione di piani di smaltimento rifiuti e progettazione igiene urbana per pubbliche amministrazioni.

L’azienda romana ha presentato una serie di progetti per 18 comuni ed è Direttore di Esecuzione del Contratto (Dec) a Diano Marina e in 7 comuni del comprensorio dianese. Ora sono stati chiamati nella città di confine, andando a sostituire il precedente Dec: “Abbiamo trovato una situazione a dir poco preoccupante – dice l’amministratore delegato Alessandro Ceccarelli – ma non come progettisti, bensì perché l’appalto è all’inizio. Tenga presente che qualche problema c’è anche Diano, dove siamo partiti a ottobre e non siamo ancora a regime”.

Come è la situazione nel ventimigliese: “Noi abbiamo sul posto l’ingegner Alessandro Barla – prosegue Ceccarelli – che è responsabile per noi sul posto. Io sarò a breve a Ventimiglia e, sicuramente abbiamo trovato una lunga serie di problemi. Provvederemo a instaurare una novità, ovvero fare un accordo a nostre spese con il ‘Gadit’, ovvero le guardi ambientali che gireranno sul territorio per trovare e fotografare situazioni indecorose, in particolare per gli abbandoni e le discariche abusive”.

C’è anche il problema del conferimento selvaggio: “Si, è vero e l’esempio risiede nel fatto che, chi vive in comuni con il ‘porta a porta’ (Bordighera, ndr) va a buttare il sacchetto, quando va bene nel cassonetto della città vicina e, quando va male creando discariche abusive”.

“La Teknoservice sta seguendo pedissequamente il capitolato – risponde Ceccarellima, a parer mio si tratta di un progetto a base di gara, fondamentalmente non corretto. E’ un capitolato che si basa sulle ore e non un progetto organico sulla qualità e sugli argomenti da trattare. Ovviamente la Teknoservice si attiene alle ore e fa bene ma ora, in qualità di Dec (che non può intervenire a livello progettuale) abbiamo fatto un ordine di servizio per integrare lo spazzamento manuale a Ventimiglia che, per meriti di Teknoservice è migliorato decisamente. In più stanno passando macchinari elettriche che spazzano e lavano le strade”.

Una delle preoccupazioni delle ultime settimane riguarda il rinvio, dal 1° settembre a gennaio, del servizio ‘porta a porta’. Chiare le motivazioni: “Proprio in queste ore ho firmato una proroga dello startup che terminava a fine agosto. Su nostra disposizione è stato rinviato tutto per un semplice motivo: l’ex Segretario generale del comune ci ha chiesto un parere e noi, visto che il 24 novembre è prevista la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso al bando. Dopo una verifica del nostro ufficio legale abbiamo preferito prorogare lo startup perché, se Teknoservice parte col progetto e fa gli investimenti, se viene accettato il ricorso scoppia il patatrac. In questo modo tuteliamo il comune non certo noi. Al momento siamo in un immobilismo non voluto, né dalla Teknoservice piuttosto che dal Comune o da noi”.

Al momento, con la raccolta a cassonetto, Ventimiglia non differenzia più del 30%. Partendo il 2 gennaio, cosa si aspetta? “Intanto il mese di settembre, con un piccolo intervento che è stato fatto, avremo una percentuale migliore mentre, da gennaio potrebbe andare decisamente meglio di quel 58/60% da cui si parte con il ‘porta a porta’. La città di confine, come tutte quelle del bacino comprensoriale, è influenzata dalla stagionalità. Da aprile a settembre inoltrato la situazione è critica, vista la presenza di tutta una serie di situazioni legate al turismo. Faccio l’esempio del Comune di Diano San Pietro, che è passato dal 22 all’84% e, dopo aver fatto i giri nei piccoli centri dell’entroterra la situazione è discreta. A Ventimiglia la situazione è davvero critica, anche per la presenza massiccia di non residenti. Quello che è certo, partito il ‘porta a porta’ ci voglio 60/90 per vedere i primi risultati. Ma, ripeto, con ordini di servizio specifici, già il mese di settembre vedrebbe un miglioramento”.

La domanda sorge spontanea, il Capitolato (che chiaramente sembra non andare assolutamente bene) dovrà essere rifatto? “No, basta migliorarlo ed è possibile secondo l’articolo 22 del codice che regola il Dec. Questo può proporre delle modifiche, su cose che ritiene non consone. Ovviamente nell’ambito del canone e a parità di prezzi relativo al bando. Qualsiasi cosa che vada a superare il ‘quinto d’obbligo’ il 20% del canone, prevede un atto di sottomissione alla Teknoservice e informata la Provincia che è l’ente appaltante. Ma, tutto questo si può evitare rimanendo nell’ambito del ‘quinto d’obbligo’, con una semplice relazione. Faccio un esempio: Ospedaletti, che non vuole le ‘ecoisole’ informatizzate ma un altro sistema, si può fare. Tra l’altro costa anche meno del progetto a base di gara”.

Carlo Alessi

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