Un borgo arroccato sulla collina a 500 metri sul livello del mare. la strada che si snoda dal fondovalle per sette tornanti, interamente immersa negli uliveti particolarmente curati, con i muri a secco ricostruiti.
Si giunge così a Lucinasco, in Valle Impero, paese che coniuga arte, cultura e prodotti tipici.
Nel borgo è visitabile tutte le domeniche il Museo diffuso, un complesso museale distribuito fra l’Oratorio (oggi sede del Museo di arte sacra contenente il Compianto di Cristo un gruppo ligneo di otto statue rappresentati la passione di Cristo e oggetto di un articolato restauro), la casa contadina, che ricostruisce con gli oggetti dei primi de novecento una casa di allora e il frantoio contenente le attrezzature agricole di un tempo che fu.
Proseguendo oltre il paese si incontra il parco giardino di S. Stefano con l’omonimo laghetto che costituisce attrattiva per il tempo libero a misura di famiglia in particolare per i bimbi che possono giocare indisturbati e a contatto con la natura.
Una citazione a parte per la Chiesa della Maddalena, monumento nazionale del 1400, già sede del compianto oggi trasferito nel precitato museo: trattasi di una costruzione imponente le cui ragioni storiche di edificazione sono ancora oggi poco conosciute. La chiesa si trova a tre chilometri dal paese ed è immersa in un verde incontaminato e in un ambiente suggestivo, visitarla offre la possibilità di coniugare l’arte e la conoscenza del paesaggio.
E poi ancora la Cappella del Monte Acquarone nella sommità del territorio lucinaschese: questa e gli edifici religiosi precedenti possono essere raggiunti anche a piedi attraverso una escursione ad anello che tocca anche il monte dei Prati (la sommità del territorio del Comune) e permette di rientrare nel paese. La sentieristica è ulteriormente sviluppata dal paese verso il territorio antistante con percorsi che collegano al ponte Romanico di San Lazzaro Reale, a Olivastri e a Villa Viani ed è meta costante di visitatori e appassionati.
Ma Lucinasco è anche olivicoltura e olio di qualità. Un territorio di quasi 60.000 piante di olivo che è di fatto un parco naturale che nell’attuale periodo della fioritura si presenta in una esplosione di colori argentei e giallognoli. Olio extravergine ma non solo, oggi la produzione viene diversificata e le olive taggiasche in salamoia sono un prodotto ricercatissimo così come la pasta di olive. Sul territorio operano varie realtà aziendali di dimensioni medio piccole ma ben strutturate che hanno ottenuto riconoscimenti di prestigio.
Non manca la ristorazione tipica nel ristorante del borgo che esalta la cucina povera dell’entroterra ligure: pochi piatti semplici ma ben curati che rinnovano i gusti di un tempo.
E’ in questo quadro di riscoperta, anche grazie al ritorno alla normalità dopo la triste vicenda pandemica, che il paese si appresta a ricevere gli ospiti della stagione estiva anche attraverso un nutrito programma di manifestazioni e attività.
L’Amministrazione comunale organizza per sabato 11 giugno una mattinata ecologica volta a recuperare la plastica, la carta e altri rifiuti sui percorsi più praticati. Sabato 18 e domenica 19 sarà la volta di “Gusta Lucinasco”: sarà promosso un percorso culturale ed enogastronomico che permetterà di scoprire e visitare il borgo e le aree circostanti con varie iniziative. Il tutto inserito nel contesto di “Oliveti aperti” manifestazione organizzata dal Consorzio olio Dop con la collaborazione della Pro Loco locale per far conoscere le aziende e il territorio. Poi a seguire teatro, concerti e sagra: una offerta variegata per rilanciare un territorio di pregio che merita di essere sempre più conosciuto. Tra arte, prodotti tipici e escursioni sul territorio sarà possibile sviluppare momenti di relax e convivialità.
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