La disciplina delle sigarette elettroniche e dello svapo nel territorio italiano è regolata dalla TPD (Tobacco Product Directive). Si tratta di una normativa dell’Unione Europea, recepita dall’Italia qualche anno fa, nel 2017.
I legislatori UE, l’hanno realizzata nell’ambito della tutela e protezione della salute dei consumatori. Inoltre, c’era la necessità di monitorare i prodotti che poi finivano sul mercato. Oltre a questa normativa, bisogna considerare anche il quadro legislativo nazionale che regola la filiera commerciale. In questo caso, ci sono le apposite autorizzazioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli(ADM).
Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Cos'è e cosa prevede la TPD
La TPD è un decreto legislativo (2014/40/EU) promulgato dall'Unione Europea. Si occupa del mercato dei prodotti del tabacco e quelli contenenti nicotina, come le sigarette elettroniche (ecig). In Italia la normativa è in vigore dal 20 Maggio 2017.
Lo scopo di tutto ciò? Creare un quadro normativo rigoroso sui prodotti immessi sul mercato europeo. Ciò avviene richiedendo al produttore informazioni complete e dettagli rilevanti sulle caratteristiche dei prodotti e sulla qualità. La normativa è volta a rendere gli utenti consapevoli dell’acquisto che stanno per fare.
La TPD definisce la sigaretta elettronica come un “prodotto utilizzabile per il consumo di vapore contenente nicotina tramite un bocchino o qualsiasi componente di tale prodotto(…) Le e-cig possono essere usa e getta o ricaricabili mediante un contenitore di ricarica o un serbatoio, oppure ricaricabili con cartucce monouso”.
D’altra parte, il contenitore di liquido di ricarica è descritto come “flacone che contiene un liquido contenente nicotina utilizzabile per ricaricare una sigaretta elettronica”.
La TPD rende obbligatorio per i rivenditori del nostro paese, l’acquisto da produttori o grossisti che hanno notificato i prodotti a norma. A tal proposito, uno dei fornitori più noti è l'azienda Aer Wsale specializzata in ingrosso e dropshipping di prodotti legati allo svapo in Italia ed Europa.
Norme TPD
La TPD interessa i liquidi per sigaretta elettronica con nicotina e lascia ai singoli stati decidere come e se intervenire su quelli senza nicotina. Le norme riguardano, dunque, i liquidi pronti e anche quelli precaricati. Ecco alcune delle norme TPD:
- Per produrre i liquidi devono essere usati solo ingredienti di elevata purezza.
- La quantità massima di nicotina consentita è di 20mg/ml.
- I serbatoi o le pod pre-caricate possono avere una capienza massima di 2ml.
- La capienza massima di un flacone di liquido pronto è di 10ml.
- Le confezioni devono riportare avvertenze sulla salute e sulla presenza di nicotina e devono essere vendute con il foglio illustrativo in italiano.
- I flaconi devono avere un sistema di apertura a prova di bambino e devono essere infrangibili.
- La vendita è vietata ai minori di 18 anni.
- Sono vietate sostanze come coloranti, diacetile, caffeina o vitamine.
- Tutti i liquidi con nicotina devono essere notificati dal produttore o dall' importatore. La notifica viene effettuata su un apposito portale Europeo corredata dagli ingredienti, analisi chimiche e di emissione. Tutti i documenti poi vengono distribuiti alle autorità sanitarie degli stati membri. Dalla notifica alla messa in commercio devono passare 6 mesi.
ADM e depositi fiscali autorizzati
Come detto all’inizio, oltre alla normativa europea, entra in gioco anche il quadro nazionale. Un ruolo preminente è svolto dall’Agenzia delle dogane e monopoli. L’ente pubblico, ha il compito di profilare tutti i liquidi, compresi quelli senza nicotina. Produttori e consumatori devono rispettare le seguenti norme:
- I liquidi vengono venduti all'ingrosso solo da Depositi Fiscali autorizzati.
- I negozi di sigarette elettroniche devono essere autorizzati alla vendita di liquidi da ADM.
- La vendita online di liquidi può essere effettuata solo da Depositi Fiscali autorizzati.
- Non si possono acquistare liquidi da inalazione online al di fuori del territorio italiano.
- I liquidi venduti tramite e-commerce, devono essere notificati e conformi alla TPD e autorizzati dai Monopoli di Stato. Inoltre, tutti i dispositivi elettronici devono essere verificati in materia di certificazione CE e RoHS.