“Tutti sanno che esiste l’Oasi del Nervia, ma quanti la conosco veramente? Un luogo incantato pieno di una grande diversità di piante che creano un ambiente particolarissimo. Adatto a tantissime specie di animali selvatici. Pensate oltre 200 animali diversi vengono qui ogni anno durante le migrazioni per trovare un riparo e riposarsi prima di ripartire per il loro viaggio”.
Per questo l’Oasi è una Zona Speciale di Conservazione e le parole del consigliere Giuseppe Palmero pongono l’attenzione su un luogo meraviglioso che va protetto e valorizzato. Per prima cosa si è pensato di realizzare un bosco di lecci, una specie autoctona e sempreverde, che andrà a occupare una zona adesso brulla e abitata da sterpaglie. Il piccolo bosco si integrerà all’Oasi fornendo nuovo riparo a tutte le specie di animali selvatici. I benefici, ritenuti immediati, saranno il minor impatto ambientale, il minor disturbo per gli animali, una nuova area verde e aria più pulita. Previsti anche interventi minori di manutenzione come la pulizia rifiuti e dal degrado, l’aumento dei controlli e sbarrare i punti d’accesso all’Oasi.
Ragazzi, laureati e appassionati, da anni, proseguono nella loro battaglia al fine di diffondere le meraviglie dell’Oasi e sensibilizzare la popolazione. La loro competenza sarà fondamentale e sanno bene che avere un posto come questo rappresenta un’opportunità unica in quanto il turismo naturalistico ogni anno muove migliaia di turisti dello stivale. Un luogo dal potenziale immenso a due passi dalla città pieno di bellezza. Emerge quella voglia di riqualificare il verde cittadino a beneficio dei ventimigliesi, turisti e amici del mondo animale in vista di un futuro radioso.
“L’oasi non è uno solo stagno pieno di papere - conclude Palmero - è un vero e proprio gioiello che abbiamo dimenticato sul fondo di un cassetto. La domanda adesso è: Saremo capaci di guardarla con chi nuovi?”.