Politica - 23 febbraio 2021, 19:15

Sanremo: in apertura di consiglio comunale si parla di sviluppo, musica, maxi sedie e villa Angerer

Lo sviluppo della città, anche sotto il profilo demografico, sarà trattato in una riunione specifica in commissione.

Sanremo: in apertura di consiglio comunale si parla di sviluppo, musica, maxi sedie e villa Angerer

Il consiglio comunale di Sanremo, in apertura di seduta, ha osservato un minuto di silenzio per l’attentato in Congo costato la vita all’ambasciatore italiano e ad un carabiniere. Subito dopo la riunione è proseguita con un ordine del giorno illustrato da Andrea Artioli di Liguria Popolare relativo a misure e provvedimenti volti a incentivare la presenza di residenti nella città di Sanremo. “Lo sviluppo di una città passa anche attraverso quello demografico – ha esordito – Gli indici evidenziano una diminuzione della popolazione. Un tempo Sanremo contava di 65 mila abitanti, ora siamo scesi sensibilmente a circa 54 mila. Serve una programmazione che vorrà dire anche maggiore economia. Abbiamo possibilità come l’edilizia agevolata per convincere giovani coppie a venire ad abitare in città. In questo può essere importante anche il ripristino degli uffici e dei servizi, come ad esempio lo spostamento del Tribunale, che portano molte persone a vivere e a spendere in città”.

La programmazione deve essere lungimirante e deve coinvolgere anche tutti gli stakeholder – è intervenuto Lorenzo Marcucci di Sanremo al Centro – è fondamentale creare benessere e possibilità di lavoro. Il Comune deve riuscire ad attrarre tutti coloro che lavorano in remoto, che possono scegliere dove abitare con le loro famiglie, e lo si può fare con le infrastrutture che gli organi superiori dovranno prendere a cuore. Le infrastrutture sono però anche digitali, come la fibra ottica”. Il sindaco Alberto Biancheri ha poi proposto di approfondire la pratica in una commissione specifica per giungere ad una delibera di indirizzo. Proposta che è stata accolta da Artioli che ha quindi ritirato l’ordine del giorno per procedere in tal senso “Il mio documento voleva infatti essere uno stimolo” ha detto.

Sempre Andrea Artioli ha poi affrontato un tema che lega la musica e l’occupazione giovanile. “A Sanremo, città della musica, non c’è neanche un negozio di dischi – ha spiegato – servono incentivi come spazi o locali pubblici da destinare a rivendita di prodotti musicali da affidare a giovani”. Sull’argomento ha preso la parola Sara Tonegutti: “A fine 2020 l’Amministrazione ha approvato la convenzione per il museo della canzone italiana a Palazzo Borea d’Olmo – ha detto – Un progetto per una valorizzazione turistica tutto l’anno. E’ quindi ben presente l’importanza della musica per la città. Voglio però ricordare che in tanti negozi, anche di arredamento, si possono acquistare supporti musicali, spartiti e biglietti per i concerti. Voteremo quindi contro per non creare concorrenza sleale a queste attività”. L’ordine del giorno è stato quindi respinto.

Liguria Popolare ha successivamente presentato un’interpellanza sulla collocazione attuale delle maxi sedie metalliche un tempo collocate di fronte a Santa Tecla. “Mi risulta che ad oggi siano nel deposito ex macello accatastate insieme ad altro materiale – ha spiegato Andrea ArtioliVorrei sapere che intenzione abbia il Comune per il loro futuro?”. A rispondere è stato l’assessore Mauro Menozzi: “All’epoca erano state tolte per un restauro generale dell’area antistante Santa Tecla – ha detto – Per la loro ricollocazione bisogna ora prima definirne l’acquisto e ovviare alle problematiche tra manutenzione e danni al manto erboso”.

Respinto poi un ordine del giorno, illustrato anche questo da Andrea Artioli, per la revoca dell’onorificenza di cavaliere di Gran Croce Ordine del Marito della Repubblica Italiana al Maresciallo Tito. La maggioranza si è infatti dichiarata contraria per questioni sia tecniche sia di competenza.

Infine Stefano Isaia, consigliere della Lega, ha discusso un’interrogazione su villa Angerer “E’ un immobile di grande valore che dovrà rimanere di proprietà comunale – ha detto – Si parla di una concessione di 9 + 9 anni. Chiediamo di sapere quante siano state le manifestazioni di interesse con la nuova destinazione alberghiera, quanti soldi siano stati spesi per la ristrutturazione e la capacità del Comune di portarla a termine”. L’assessore Silvana Ormea, in fase di risposta, ha confermato che sia giunta una sola manifestazione di interesse per uso alberghiero. “Dal 2006 al 2009 sono stati spesi 2 milioni e 900 mila euro per mettere a posto i primi due piani – ha aggiunto - Ad oggi queste ristrutturazioni sarebbero tutte da riprendere perchè non è stata fatta un'impermeabilizzazione dei terrazzi. Nel 2016 sono inoltre stati spesi 106 mila euro per il giardino che poi non è stato utilizzato. A questo punto ci vorrebbero 2 milioni e mezzo di euro per rimetterla globalmente a posto. Il Comune quindi ora non ne ha la possibilità, perché mai come adesso bisogna razionalizzare le spese”. Soddisfatto per la risposta si è dichiarato Daniele Ventimiglia a nome del gruppo della Lega.

Federico Marchi

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