Un nostro lettore, Marco, torna sulla questione dei confini tra Italia e Francia, troppo spesso superati senza giustificazioni valide:
“Sappiamo bene, che sia prima che ora l'accesso in frontiera era vincolato alle sole esigenze lavorative e di salute... punto! Se anche le autorità francesi hanno deciso ulteriori restrizioni con la minaccia di una chiusura totale penso che una qualche altre ragione ci sarà, oltre la già grave situazione Covid nel sud della Francia e non solo. E' evidente che le autorità transalpine non considerano sufficientemente responsabili molti dei loro cittadini. E con questo credo anche di potermi ricollegare ai continui flussi totalmente ingiustificati in Italia. Così come sono stati inqualificabili gli assembramenti per gli alcolici e il tabacco, altre due fonti di malattie e morti. Vogliamo andare avanti così? A volte mi chiedo come l’uomo possa essere così irresponsabile, per non dire di peggio. E al peggio dico che non c'è limite, se in una situazione di sofferenza fisica e morte come questa si parla di affari e flussi turistici. Ci ricordiamo le bare sui camion militari a Bergamo, tutti i medici e gli infermieri morti, o il monito lanciato da medici e infermieri sfiniti alla fine della chiusura in Italia? Sembra proprio di no! Sarebbe bene che molta gente imparasse a comportarsi civilmente anzichè continuare a fare i propri comodi”.





