Al Direttore - 14 gennaio 2021, 18:12

Covid, scuola, chiusure, diritti e doveri: il pensiero della nostra lettrice Teresa Barazzetti

Covid, scuola, chiusure, diritti e doveri: il pensiero della nostra lettrice Teresa Barazzetti

Una nostra lettrice, Teresa Barazzetti, ci ha scritto per commentare la situazione Covid, tra diritti e doveri:

“’Secondo 'Covid tracker' il coprifuoco alle 18 non ha ridotto la circolazione del virus sulla Costa Azzurra’: con questa frase si conclude l'articolo pubblicato e da Lei firmato che appare sconfortante per chiunque, da oltre un anno, si trovi in balia di pareri discordanti sull'andamento della pandemia, sulle misure adottate dai continui martellanti e contraddittori DPCM che impongono arbitrariamente e, in molti casi, senza ottenere altro risultato che provocare forti disagi alla popolazione, a fronte di promesse che poi non si possono mantenere e che instillano in chiunque abbia un cervello pensante, la sensazione dell'incapacità di chi governa e decide arbitrariamente senza essere in grado sia di valutare e tantomeno gestire una situazione obiettivamente difficile. Io non pretendo di avere la verità in tasca, ma mi rendo conto che chi ha la responsabilità almeno di cercarla, annaspa tra pareri di medici che si contraddicono fra loro, tra dati che non si è ancora ben capito come vengano calcolati e su quali basi, promesse non mantenute, ottimismi di facciata per indorare la pillola di decisioni francamente estemporanee che lasciano perplessi ed amareggiati tutti coloro che le devono subire come sagge ed indispensabili al fine di ottenere risultati che non arriveranno. La ‘saggia soluzione’ può scaturire soltanto da uno o più ‘saggi’ che… con una saggezza che io sin qui non ho visto espressa da nessuno dei responsabili che dovrebbero ‘responsabilmente’ governare le nostre esistenze anzi, ogni giorno mi sgomentano sempre di più le notizie che leggo o che sento. Più di tutte mi disarma la pretesa di riaprire le Scuole in presenza a fronte di una dichiarata ‘pandemia in espansione’ (non sono io a dichiararlo, ma le notizie diffuse da stampa e televisione), e le estemporanee comparsate della Ministra Azzolina, che già tanti danni ha provocato alla Scuola, che sarebbe meglio per lei, e soprattutto per la Scuola, cambiasse Ministero e andasse a far danni da un'altra parte: lei ha voluto la DaD e ora la sconfessa definendola una sciagura per il futuro degli studenti ed una ingiusta privazione dei loro sacrosanti diritti. I diritti sarebbero poi quelli di essere liberi di protestare andando a sdraiarsi sulle scale degli edifici scolastici a fare chiasso e una specie di carnevale fuori stagione (vedi la ‘studentessa’ che il cameraman ha ripreso sdraiata in pigiama sullo scalino di una scuola e, alla constatazione ‘ma sei in pigiama’ si sente rispondere ‘io non ho più neanche voglia di vestirmi’! Dopodichè sarebbe logico porsi la domanda: se non ha voglia di vestirsi, avrà così tanta voglia di studiare? Non prendiamoci in giro, per favore e, prima che un ‘diritto’ lo studio deve considerarsi un ‘dovere’. L'espansione della pandemia suggerirebbe la ‘saggia soluzione’ di rinviare a tempi migliori la riapertura in presenza delle scuole e di continuare con la DaD che, per chi ha ‘veramente’ voglia di studiare rimane una soluzione di grande prudenza ed opportunità. Gli altri possono restare a bivaccare sulle scalinate delle Scuole, magari in pigiama, a rivendicare un ‘diritto’ allo studio all quale, evidentemente, vanno anteposti i ‘doveri’, ma quelli pesano troppo sullo studente: meglio rivendicare i ‘diritti’!”

Carlo Alessi

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