Sanità - 05 dicembre 2020, 07:11

AAA medico di base cercasi. Molte le famiglie rimaste senza un punto di riferimento sanitario, Alberti: “È mancata la programmazione e ora c’è un salto generazionale”

“Si sapeva che si sarebbe andati in negativo da qui al 2024 per via della ‘fuga’ pensionistica”

AAA medico di base cercasi. Molte le famiglie rimaste senza un punto di riferimento sanitario, Alberti: “È mancata la programmazione e ora c’è un salto generazionale”

AAA medico di base cercasi. La provincia di Imperia fa i conti con una pesante carenza nel servizio dedicato principalmente alla popolazione più avanti con l’età e la questione è stata sollevata anche in consiglio comunale a Sanremo. Il consigliere Simone Baggioli ha chiesto al sindaco Alberto Biancheri di farsi carico nel chiedere ad Asl un piano per reperire nuovi medici di base dato che molti pazienti sono stati costretti a rivolgersi anche fuori Comune.

Ne è consapevole anche Francesco Alberti, presidente dell’Ordine dei Medici in provincia di Imperia: “Il problema è nazionale, tutte le Regioni hanno problemi con con le convenzioni di medicina generale. Deriva dal fatto che negli anni passati, nonostante la Federazione avesse insistito sul fabbisogno di medici di famiglia, non è stata fatta una programmazione corretta e ora c’è un salto generazionale. Ma, mentre per le specialità i bandi sono nazionali, per la medicina di base sono regionali. Si sapeva che si sarebbe andati in negativo da qui al 2024 per via di una ‘fuga’ pensionistica con molti medici di base che stanno andando in pensione prima dei 70 anni previsti”.

Come si è arrivati a questa situazione? E, soprattutto, come potremo uscirne? “Nonostante la Regione abbia emesso cinque borse di studio in più, non sono numeri adeguati - spiega Alberti ai nostri microfoni - pesa tanto la ‘fuga’ pensionistica e anche nella nostra zona si sono verificati casi di medici di base andati in pensione prima del previsto. La Regione Liguria ha fatto in modo che i medici che già hanno i 1.500 pazienti previsti possano aggiungerne 300 in deroga arrivando a 1.800. ma è su base volontaria e, ovviamente, comporta un super lavoro per i colleghi. Nonostante la Regione abbia emesso bandi per le zone carenti, non ci sono colleghi che le abbiano prese”.

Non dimentichiamo che la nostra zona è particolarmente cara e non è facile per i medici sceglierla” conclude Alberti.

Pietro Zampedroni

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