Sono terminati i lavori di restauro della Chiesa di Cristo Salvatore, meglio nota come Chiesa Russa Ortodossa di Sanremo. Dopo molti anni dalle ultime opere di rifacimento all'interno e all'esterno della struttura nel 2014 sono iniziati gli interventi, da poco terminati.
“Durante la seconda guerra mondiale – aveva spiegato all’inizio dei lavori Padre Sergio Mainoldi, rettore della Chiesa ortodossa russa di Sanremo - le cupole sono state danneggiate a causa di un'esplosione. Nel rifacimento di questa parte esterna della chiesa abbiamo scoperto che le croci erano dorate. Abbiamo inoltre ritrovato icone preziose nelle nicchie esterne della chiesa, raffiguranti angeli, che con l'erosione del salino e del tempo, sono andate quasi completamente perdute”.
Molti sono affascinati dall’edificio storico inaugurato nel 1913, un'emblema per la città dei fiori. Ma cosa si trova al suo interno? La sala delle celebrazioni è affrescata secondo dl'iconografia ortodossa. “Il nostro iconografista è Alexander Molchanov, di San Pietroburgo - ha detto Padre Denis Baikov - ma residente a Nizza. L'altare è stato affrescato con scene della vita di Gesù e di Maria e con i volti dei quattro evangelisti. Nell'ultima parte, da terminare, che sarà pronta a breve, saranno raffigurate scene dell'Apocalisse”. Si tratta infatti degli affreschi che non furono eseguiti all'epoca della costruzione della chiesa, in quanto la Comunità ortodossa del tempo si venne a trovare in gravi difficoltà finanziarie in seguito alla rivoluzione russa. Con la nuova ondata di russi a Sanremo, stanno tornando anche le possibilità di restauro di cui si sta occupando la comunità ortodossa.
All'interno della Chiesa sono custodite alcune icone classiche ed antiche, le uniche rimaste dopo che, circa 30 anni fa, quelle più celebri vennero trafugate. Nel maggio 1912, con i 18 000 rubli raccolti, il Comitato acquistò il terreno e lo schizzo della costruzione fu eseguito dall’architetto russo A. Schusev, che era celebre come esperto di architettura religiosa russa. In epoca sovietica. Il progetto fu eseguito da un architetto del luogo l’ing. Pietro Agosti con la collaborazione dell’ing. Antonio Tornatore. L’Agosti elaborò e presentò il progetto definitivo per l’approvazione delle competenti autorità italiane, segui la costruzione e a buon diritto può essere considerato il principale progettista dell’opera.
La prima pietra fu posata il 9 dicembre da padre Nikolay Akvilonov di Mentone alla presenza della colonia russa e di numerosi sanremesi. Il progettista Schusev si ispiro all’architettura religiosa di Mosca e Suzdal dei secoli XVI-XVII. La chiesa è orientata, secondo la tradizione, ad oriente. Alla parte orientale è annessa l’abside, a quella occidentale il nartece, mentre il campanile si staglia presso il muro meridionale. L’altezza complessiva dell’edificio, compresa la croce, raggiunge i 50 metri circa.
(Foto di Tonino Bonomo)










