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Attualità | 09 agosto 2020, 12:42

'Banane di Liguria', progetto sperimentale di Marco Damele sulla coltivazione e sviluppo delle banane

"La produzione di banane iniziata una ventina di anni fa, è ovviamente sperimentale e in fase di studio, ma è perfettamente riuscita"

'Banane di Liguria', progetto sperimentale di Marco Damele sulla coltivazione e sviluppo delle banane

"Coltivare le banane in Val Nervia non è impossibile. Anzi, forse sarà dovuto ai cambiamenti climatici e a fortuna ma a Camporosso una cinquantina di piante sono riuscite ad acclimatarsi e in queste settimane stanno portando a maturazione centinaia di frutti ben visibili nel giardino selvaggio di Marco Damele". A darne notizia è lo stesso imprenditore botanico che spiega: "La produzione di banane iniziata una ventina di anni fa, è ovviamente sperimentale e in fase di studio, ma è perfettamente riuscita, a dimostrazione che questo albero esotico può crescere anche in provincia di Imperia (e non parlo di Sanremo o Ospedaletti o Grimaldi con un clima e temperature ben diverse da Camporosso) se opportunamente trattato e coltivato; una coltivazione che in questi anni ha dimostrato di resistere e svilupparsi senza l'utilizzo di prodotti chimici e di sintesi per la difesa e la concimazione. Il banano, pianta perenne originaria del Sud-Est Asiatico, appartiene alla famiglia delle Musacee; il frutto, chiamato banana, è costituito dal 75% di acqua, ed è ricco di vitamina A, vitamina B1, vitamina B2, vitamina C, vitamina PP e di sali minerali".

Marco Damele, perito agrario, scrittore, imprenditore botanico e tecnico biologico di Camporosso in provincia di Imperia, è protagonista da oltre vent'anni nel mondo della floricoltura del ponente ligure. Dai premi nazionali e internazionali ricevuti per la sua coltivazione di verde ornamentale, dopo un arricchimento professionale alla guida dei giovani agricoltori, ha orientato l'attività dell'azienda sulla ricerca e coltivazione delle antiche varietà orticole, di cui per via della moda, dei gusti e della richiesta di mercato si erano letteralmente perse le tracce. In particolare ha studiato e reintrodotto la cipolla egiziana ligure (Allium cepa viviparum), diventata in poco tempo preziosa ed autentica testimone della biodiversità del Ponente ligure. Marco oggi è un contadino moderno, un custode della biodiversità, titolare di un'azienda all'avanguardia orientata al futuro che alterna alla coltivazione, anche una ricca attività di incontri e conferenze in giro per l'Italia. Per Edizioni Zem ha scritto nel 2017 e 2019 insieme alla giornalista Irina Reydes i libri 'La cipolla Egiziana' e 'Una storia di agrobiodiversità del Ponente Ligure', nel 2018 la sua prima raccolta di ricette vegetariane intitolata 'Cucinare la Cipolla Egiziana' e fresco di stampa il suo ultimo libro 'Breviario di Agricoltura, biodiversità e tradizioni contadine'.

C.S.

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