Il prossimo lunedì con gioia riapriranno nella nostra regione diverse attività: negozi, bar, ristoranti, centri sportivi, parrucchieri ed estetisti.
Potremo finalmente curare la nostra bellezza
mentre per la ristorazione dovremo aspettare ancora un pochino per un ritorno alla normalità.
Ieri dopo un lungo tira e molla fra Governo e Regioni si è raggiunto un accordo, che se non altro definisce delle linee guida che sono valide su tutto il territorio nazionale. Si mette così una pietra sopra un’autonomia regionale che si è dimostrata un ottimo strumento solo per alimentare polemiche politiche e campagne elettorali striscianti.
I rigoristi capitanati da Fontana sono stati battuti dai realisti guidati da Bonaccini e sostenuti dai ribelli Toti e Zaia
Chef e ristoratori si muoveranno comunque con grande cautela perchè nessuno vorrà rischiare la salute propria, dei dipendenti e dei clienti ed esporsi inoltre alle sanzioni, che sono previste in caso di mancato rispetto delle linee guida.
Toti si è occupato in prima persona delle distanze
e non ha dubbi sulle responsabilità tutte di Conte
Mentre per il sindaco di Imperia i ritardi e la confusione sono colpa proprio di Toti.
Fortunatamente l’assessore al Turismo ha le idee chiarissime sul futuro della ristorazione
La ristorazione rappresenta per i cittadini un momento di piacere nel quale la convivialità è elemento importante. Con barriere e distanziamento non ci può essere piacere e convivialità.
La burocrazia si è inventata l'autocertificazione per sedere allo stesso tavolo.
la ventilazione dei locali è garantita della finestre aperte.
Eliminati i menu cartacei, da sostituire con lavagne o stampe monouso, ma indosseremo mascherine eleganti che toglieremo per mangiare....
Ma i clienti arriveranno?
Parafrasando Gabriel Marcia Marquez
“Nella vita non c’è luogo più triste di un …. Tavolo vuoto al ristorante”