Attualità - 16 maggio 2020, 17:41

L’Associazione di Volontariato Oncologico NonSiamoSoli ai lavori della 15a 'Giornata Nazionale del Malato Oncologico'

L'evento avverrà in collegamento telematico anzichè in assemblea ‘fisica’ come le 14 edizioni precedenti

L’Associazione di Volontariato Oncologico NonSiamoSoli ai lavori della 15a 'Giornata Nazionale del Malato Oncologico'

Anche l’Associazione di Volontariato Oncologico NonSiamoSoli odv parteciperà collegata da Sanremo ai lavori dell’assemblea della XV Edizione della Giornata Nazionale del Malato Oncologico che vedrà le Associazioni federate a FAVO (Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) in collegamento telematico anzichè in assemblea ‘fisica’ come le 14 edizioni precedenti.

Sarà possibile seguire i lavori domani, domenica 17 maggio, dalle 10.30 alle 12.30 sul canale Twitter di FAVO a questo link:https://twitter.com/favo_it, altre informazioni su: https://www.favo.it/giornata-nazionale-malato-oncologico.html

Che cos'è La Giornata Nazionale del Malato Oncologico

Istituita con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19.01.2006, poi modificata con Direttiva del 5 marzo 2010 - G.U. 15 -4-10, la Giornata Nazionale del Malato Oncologico viene celebrata ogni anno nella terza domenica di maggio. Essa rappresenta il cuore dell’attività della FAVO ed è dedicata al malato, agli ex malati, ai sopravvissuti al cancro e a tutti coloro che hanno vissuto da vicino la malattia condividendone ansie, preoccupazioni, speranze.

In Italia ogni anno circa 370 mila cittadini sono colpiti dal cancro. Attualmente, il 50% dei malati riesce a guarire, con o senza conseguenze invalidanti. Dell’altro 50% una buona parte si cronicizza, riuscendo a vivere più o meno a lungo. I risultati della ricerca sperimentale, i progressi della diagnostica, della medicina e della chirurgia, le nuove terapie contro il tumore, stanno mostrando effetti positivi sul decorso della malattia, allungando, anche sensibilmente, la vita dei malati senza speranza di guarigione. Ma, se da una parte i vantaggi del progresso scientifico hanno cancellato l’ineluttabile equazione 'cancro uguale morte', dall’altra sono sorti nuovi problemi che riguardano proprio la vita dei malati: uomini e donne di qualsiasi età, di qualsiasi condizione sociale, sono diventati i protagonisti di una lotta al proprio cancro che coinvolge quotidianamente il loro corpo e la loro mente. Si tratta di una lotta difficile e coraggiosa contro quella che le associazioni di volontariato oncologico federate nella F.A.V.O. hanno definito la 'nuova disabilità di massa', in quanto il prolungamento della vita dei malati che non guariscono costituisce un problema sociale di grande rilevanza.

Accesso alle terapie, riabilitazione e qualità della vita, difficoltà nel rapporto medico-paziente, cure palliative e terapia del dolore, diritti sul lavoro, corretta informazione ai pazienti: sono solo alcune delle problematiche sollevate e approfondite ogni anno attraverso specifiche sessioni. Proprio per questo, grazie al forte richiamo mediatico che esercita, la Giornata rappresenta l’irripetibile occasione di portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica le istanze e i bisogni dei malati oncologici e dei loro familiari.

Lungi dall’essere proposta come celebrazione puramente compassionevole delle sofferenze, delle difficoltà, delle esigenze e dei diritti dei malati di cancro, la Giornata è, invece, una vera e propria celebrazione della vita da parte di chi ha imparato ad amarla ed a difenderla con la forza del dolore, avendo paura di perderla.

C.S.

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