Attualità - 30 aprile 2020, 07:14

Santo Stefano al mare: Donato Piccirilli, capogruppo della minoranza, e la collaborazione costruttiva con il sindaco per superare la crisi

La minoranza, già collaborativa con l'aiuto alle famiglie, lancia un'idea che potrebbe aiutare le attività del paese e al tempo stesso creare una formula “dopo Corona”

Santo Stefano al mare: Donato Piccirilli, capogruppo della minoranza, e la collaborazione costruttiva con il sindaco per superare la crisi

Con il 4 maggio la situazione che perdura da mesi in tutta Italia dovrebbe avviarsi ad una nuova fase. Regioni e comuni sono in fermento per la ripartenza anche se non tutte le categorie avranno il “via libera” alla riapertura: ristoranti, parrucchieri e molti artigiani infatti risultano fra le categorie più penalizzate, obbligate a sostenere costi senza poter lavorare sino al 1° Giugno 2020.

Dietro ogni difficoltà si nasconde una possibilità”: è quanto di più realistico si avvicini al progetto di collaborazione che Donato Piccirilli, capogruppo della minoranza di Santo Stefano al Mare, proporrà alla maggioranza, con cui si cercherà di superare questo momento.

In cosa consiste il progetto di ripartenza? “E' un'idea semplice perché legata a problematiche visibili a chiunque ma allo stesso tempo complessa perché vede un progetto intuitivo in cui convergono l'aspetto sociale, turistico, commerciale e soprattutto di appartenenza al territorio.Il tema centrale della proposta è usare la somma di solito destinata alle manifestazioni estive in parte al sostentamento economico delle attività produttive in difficoltà come, ad esempio, per le parrucchiere, le estetiste e gli esercizi pubblici e in parte invece per la programmazione di una ripartenza duratura e mirata”.

Un aiuto concreto ai commercianti e agli artigiani. E per le famiglie in difficoltà? “Il nostro aiuto come minoranza è attivo già da mesi. Da quando è scoppiata la crisi e abbiamo deciso di collaborare con l'amministrazione per superarla, abbiamo preso parte a diverse iniziative. Sono in atto molte forme di aiuto alle famiglie e ai privati in difficoltà, alcune legate alle direttive del governo, altre a quelle del volontariato e dello spirito civico di molti concittadini. Un aiuto che andrà di pari passo con quello del sostentamento agli esercizi commerciali”.

Una volta rinforzata la base, si potrà pensare al turismo? “Considerando che il nostro comune riveste tutte le caratteristiche ricercate nella meta ideale degli italiani nelle prossime vacanze, è necessaria una diffusione su tutto il territorio del nord-ovest dell'immagine di Santo Stefano come un destinazione sicura, a misura di famiglia ma anche virtuosa dal punto di vista delle attenzioni legate al Coronavirus. La diffusione potrà essere effettuata tramite nuovi sistemi digitali in modo da avere costi ridotti ma efficaci in tutte le zone che ci considerano meta di prossimità”

Santo Stefano può diventare una delle mete turistiche 2.0 del “dopo Corona”? “Il nostro Paese vive sugli introiti del turismo che, nonostante l'attuale situazione dovuta al Coronavirus, vedrà oltre l'85% della popolazione italiana trascorrere l'estate in vacanza. La fonte che riporta questi dati è Il Sole 24 ore secondo cui: In attesa di un vero e proprio piano strategico che misceli a dovere limitazioni e libertà per i viaggiatori, l'idea che a ridare un grande mano all'industria dell'hospitality possano essere le mete solitamente poco affollate e poco lontane dalla propria abitazione è stimolante per diversi motivi".

Cosa si intende per meta di prossimità? “Un nuovo tipo di turismo che condurrà gli italiani verso mete vicine a casa e poco affollate proprio come i piccoli borghi liguri e allo stesso tempo verso la riscoperta delle seconde case (che solo in provincia di Imperia sono circa 67mila). I fondi che quest'anno sarebbero destinati a manifestazioni estive, che con molta probabilità saranno impossibili da realizzare, potrebbero essere la base della ripartenza di Santo Stefano e di una nuova formula turistica che cambierebbe radicalmente l'economia del Paese”.

Stefania Orengo

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