Jean Castellini, Consigliere di governo e Ministro delle finanze e dell'economia del Principato di Monaco è tornato a parlare dell'aspetto ‘eccezionale e storico’ per l'adozione di una variazione di bilancio.
"In un paese in cui il bilancio è generalmente in pareggio e dove l'ultimo episodio di perdita risale al 2009-2011 a seguito della crisi globale (200 milioni di euro ripartiti su tre anni), stiamo ora parlando di quasi 350 milioni di euro nell'arco di 3 mesi!".
Il deficit record, che si aggira intorno ai 500 milioni di euro, equivale a un terzo del bilancio complessivo del Principato e un quarto delle riserve disponibili del Fondo di riserva costituzionale. Anche se ha un importo totale di 5,5 miliardi di euro, il fondo rappresenta solo poco più di 2 miliardi di contanti disponibili. “È quindi appropriato – prosegue Castellini - essere prudenti e pragmatici nelle scelte di bilancio che richiederanno attingere questo fondo di riserva, l'eredità di tutti i monegaschi. Dobbiamo gestirlo con intelligenza, parsimonia e in modo virtuoso”.
Il Ministro ha anche confermato che, nel periodo di crisi: "Ogni mese lo Stato ha apportato 75 milioni di euro (un terzo di aiuti alle imprese e due terzi per finanziare la disoccupazione totale, a cui vanno aggiunti gli aiuti indiretti alle imprese (fino a 50 milioni di euro) attraverso prestiti erogati da istituti bancari finanziati dallo Stato”.
Per far fronte a questa nuova situazione di bilancio, Jean Castellini ha messo in campo le seguenti opzioni:
• prendere in considerazione nuove possibilità per lo stato nel settore dell'economia digitale, nell'atteso forte recupero del settore turistico e promuovendo l'economia locale al momento della ripresa;
• supervisionare le spese, in particolare quelle operative;
• non ridurre gli investimenti.