A poche settimana dalla nomina a neodirettore di Rai 1, Stefano Coletta ha incontrato i giornalisti del Teatro Ariston per la conferenza inaugurale del Festival di Sanremo: "Il pubblico deve aspettarsi innanzitutto grande professionalità - ha esordito -, un racconto che attraverserà le cinque serate restituendo anche un codice valoriale, oltre al lato artistico".
"Sognavo di fare un Sanremo prima di andare in pensione - ha continuato - completando così la mia carriera interna all'azienda. Non avrei mai pensato di diventare direttore e poi di poter coronare questo desiderio. Ne sono davvero felice. Sono arrivato in punta di piedi ma tutti mi hanno accolto con grandissima professionalità. Mi sembra di essere stato adottato da una nuova famiglia, l’emozione è grande".
"Sarà quindi un festival che mette insieme tanti elementi, quello artistico, storico e umano. Un festival dei legami stretti, e già sento di conoscerne la storia nello sviluppo televisivo. Quest'anno vi sorprenderà. Ci saranno anche performance simboliche di grandi riunioni, che contengono un codice di rivoluzione umana".
"Una grammatica molto chiara - ha concluso - che non sporcherà mai la gara, la affiancherà a una buona quota di intrattenimento".