Per comprendere al meglio la dimensione dei videogiochi ci sembra utile visualizzare quali sono i luoghi che più comunemente vengono abitati dallo stesso. Per questo motivo è giusto partire dal primo luogo che è indiscutibilmente la sala giochi, nota anche con il nome di arcade, dove si creano di fatto i presupposti di un fenomeno di portata globale che nel corso del tempo aumenterà il fatturato assumendo un ruolo fondamentale per il settore tecnologico e del terziario avanzato.
L’industria videoludica muove i primi passi verso la seconda metà degli anni Settanta, quando i giochi cabinati elettronici fanno la loro comparsa nelle sale dei bar e dei locali pubblici del mondo occidentale. Vediamo quindi come questo luogo di intrattenimento ha avuto un momento piuttosto longevo e di grande successo e popolarità a partire dagli anni ’70 fino a metà degli anni ’90, ponendosi di fatto come centro di aggregazione sociale per i videogiocatori. Per molto tempo, inoltre, i titoli da sala giochi trainavano l’innovazione del mercato videoludico, grazie alla maggiore capacità tecnica delle macchine arcade. I giocatori si trovavano a fruire esperienze molto più di impatto nelle sale giochi, spingendo il pubblico a uscire di casa dove invece le macchine a loro disposizione erano decisamente più limitate e inseguivano il miraggio delle cosiddette esperienze arcade perfect.
Il mondo del cinema riflette e mostra l’inizio di quest’era tecnologica
Nel corso degli anni abbiamo visto una notevole fioritura di titoli dedicati a questo preciso periodo storico, in cui l’industria videoludica inizia a muovere i primi passi e qual è il contesto in cui avviene tutto questo. Molto spesso si fa riferimento alla California, che sotto il profilo dell’innovazione non era seconda a nessuno. Non solo per le storie che già abbiamo visto che riguardano Steve Jobs e il suo amico Steve Wozniak, che mossero i primi passi per l’Atari. Un film recentemente uscito al cinema è invece Licorice Pizza, del regista californiano Paul Thomas Anderson. Il cineasta qui dedica la pellicola ai suoi ricordi di infanzia, quando appunto stava esplodendo il fenomeno degli arcade gaming, delle sale giochi e dei cabinati. Il protagonista scopre infatti in modo del tutto fortuito che le licenze per i flipper e i giochi sono appena state liberalizzate nello Stato della California. Pertanto decide di investire in una sala giochi innovativa per il tempo. Il film è ambientato tra il 1972 e il 1973 e mostra proprio l’hype e il boom delle sale giochi, che in Italia si ebbe a distanza di molto tempo rispetto agli States e alla California. Parliamo del tempo in cui le sale giochi sono state un importante fenomeno culturale, di indubbia rilevanza, che tendeva di fatto a incentivare la socializzazione tra gli utenti. Al tempo infatti i giocatori erano abituati a sfidarsi tra di loro di fronte allo schermo o competendo per ottenere il punteggio migliore. Parliamo di un tempo in cui sui videogames cabinati, chi deteneva il record poteva firmare con una sigla il proprio punteggio che sarebbe stato visibile a tutti.
L’esempio della serie tv Stranger Things
Proprio su questo plot si sviluppa la seconda stagione di Stranger Things la serie tv dei fratelli Duffer, che dedica il titolo di Mad Max a una delle nuove protagoniste, che arrivata nella cittadina di Hawkins, stabilisce un nuovo record al gioco dove i ragazzi protagonisti erano considerati imbattuti. Decisamente un’epoca differente rispetto a quella che stiamo vivendo, visto che la modalità di fruizione tipica della sala giochi era diversa rispetto a quella casalinga. Un po’ come avviene per i giochi da casinò come la roulette che oggi viene praticata anche in modalità online tramite dispositivi mobili, tablet e laptop.
Considerazioni finali
In Italia le sale giochi hanno vissuto una fase di forte declino, fino a che non si è assistito alla loro quasi definitiva scomparsa. Tale declino è da imputarsi in buona parte alla mancanza di controllo da parte dei proprietari di questi locali, aspetto che ha facilitato il territorio ideale per abitudini viziose e in alcuni casi anche illegali. In effetti oggi abbiamo visto come anche i negozi di noleggio film e giochi, stiano scomparendo, per ragioni piuttosto ovvie. Un tempo bisognava andare da Blockbuster per noleggiare un film in VHS o DVD in prima visione. Oggi grazie alle piattaforme di streaming tutto questo è stato superato e viene considerato anacronistico.





