Attualità - 11 marzo 2019, 19:17

Taggia: Festa della Madonna Miracolosa, da 164 anni si ricorda il miracolo del movimento degli occhi

Quello che viene considerato il miracolo riguarda il movimento degli occhi della scultura, percepito indistintamente da centinaia di persone. Se ne ricorda il primo episodio, l’11 marzo del 1855 ma altri ne seguirono nel 1941, nel 1956 e nel 1996.

Taggia: Festa della Madonna Miracolosa, da 164 anni si ricorda il miracolo del movimento degli occhi

Si è svolta oggi pomeriggio l’ultima parte delle celebrazioni per la Festa della Madonna Miracolosa di Taggia. La solenne messa è stata celebrata da sua Eccellenza Mons. Antonio Suetta, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia Sanremo. 

Quello di quest’anno è il 164º anniversario in cui si ricorda il movimento degli occhi della Statua della Madonna. Un momento molto sentito da tutta questa comunità. Infatti quella odierna è la Festa Patronale per Taggia. 

La statua originale venne realizzata dallo scultore Salvatore Revelli. Nel 1851 la donò alla città. Quello che viene considerato il miracolo riguarda il movimento degli occhi della scultura, percepito indistintamente da centinaia di persone. Se ne ricorda il primo episodio, l’11 marzo del 1855 ma altri ne seguirono nel 1941, nel 1956 e nel 1996. 

 

Nell’Omelia il Vescovo si è soffermato su due aspetti relativi allo sguardo che i fedeli hanno rivolto alla statua di Maria entrando in chiesa. “Lo sguardo di Dio e Maria infondono nel nostro cuore grande fiducia. Soltanto tre anni dopo l’evento miracoloso di Taggia la Madonna apparendo a Lourdes a Santa Bernardette” … “La nostra vita è segnata dalla fatica che nel linguaggio sella parola di Dio è la gloria. Significa peso cioè consistenza. La vita umana è una vita gloriosa perché ha una consistenza che viene dal progetto di Dio e comporta un peso che traduciamo con la responsabilità. Ci ricorda che noi non siamo padroni della nostra esistenza. Siamo amministratori di una vita che riconsegneremo a Dio carica di frutti”. 

“...La fiducia non è un atteggiamento cieco. - ha ricordato il Vescovo - Noi cristiani non siamo necessariamente ottimisti ma viviamo di speranza perché è sicura. Lo sguardo di Maria rinnova la forza di speranza che ci fa affrontare il cammino della vita”.

“...Questo sguardo è di giudizio per il quale noi siamo nudi e scoperti agli occhi di Dio. - ha aggiunto Mons. Suetta - Siamo venuti qui oggi a festeggiare Maria anche con questa responsabilità ad una tiratina di orecchie nella nostra vita. Accettiamo che il suo sguardo metta in luce quello che non è giusto agli occhi di Dio nella nostra vita. Dobbiamo imparare da Maria, prima discepola di Gesù Maestro, a conoscere la verità e professarla. Noi cristiani dobbiamo avere un unico punto di vista facendo riferimento alla legge di Dio che ha scritto nel nostro cuore e consegnato nel Vangelo”. 

Subito dopo la Santa Messa si è svolta la tradizionale processione per le vie del centro storico. Oltre alle autorità religiose erano presenti le istituzioni, in particolare, il sindaco di Taggia, Mario Conio, accompagnato per l’occasione da un altro sindaco, Francesco Silvestri, primo cittadino di Verbicaro. I due comuni sono legati da un profondo legame che affonda le sue radici nella storia di tante famiglie partite dal comune calabrese ed insediatesi qui nel piccolo borgo ligure. 

Alla processione hanno partecipato le confraternite, la banda Pasquale Anfossi e tantissimi cittadini che hanno seguito la statua della Madonna lungo le vie del centro tabiese. La giornata è terminata con un momento istituzionale con il tradizionale scambio di doni tra le amministrazioni di Taggia e Verbicaro a chiusura della visita della delegazione calabrese. 

Stefano Michero

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