Politica - 07 dicembre 2018, 18:14

Turismo e infrastrutture, Berrino: “La loro mancanza non sia una scusa per piangersi addosso, dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme”

L’intervento dell’assessore regionale al Turismo all’assemblea di Confindustria ha toccato uno dei temi più caldi per la nostra regione

Gianni Berrino, assessore regionale a Turismo e Lavoro

Gianni Berrino, assessore regionale a Turismo e Lavoro

Dal palco dell’assemblea provinciale di Confindustria l’assessore regionale al Turismo e al Lavoro Gianni Berrino ha analizzato temi di grande importanza per la nostra regione, primo tra tutti quello delle infrastrutture.

Specie dopo il crollo del ponte ‘Morandi’, la Liguria manifesta la cronica mancanza di una rete infrastrutturale che la renda meta non solo bella e affascinante, ma anche maggiormente accessibile.

Ma, secondo Berrino, quella delle infrastrutture mancanti non deve diventare una scusa per la mancanza di turismo e il calo degli arrivi: “La mancanza delle infrastrutture non ci deve portare a dire che è l’unica ragione della mancanza di turisti, dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme. Voglio ringraziare, a partire dagli albergatori, tutti coloro che hanno retto in questo periodo di crisi, manca tutto il resto della Liguria, tutti quelli che anche inconsapevolmente fanno parte del sistema turistico. Invece di piangersi addosso dovrebbero dire che la Liguria è una terra meravigliosa, che abbiamo la nostra storia da portare avanti nonostante la mancanza di infrastrutture e questo incubo non ci deve abbattere troppo. Turisticamente molto spesso ci piangiamo addosso perché le due riviere sono difficili da raggiungere, ma dimentichiamo che la Costa Azzurra e la Versilia sono più lontane di un centinaio di chilometri ma i turisti le scelgono lo stesso”.

Berrino ha poi analizzato il problema delle infrastrutture al di là del rapporto con il mondo del turismo: “Sono importanti per la Liguria dovendo recuperare decenni di poca attenzione, le ultime grandi opere sono state l’Autostrada dei Fiori, un pezzo di Aurelia Bis e la Statale 28, questo è un dramma. Mancano infrastrutture come il Terzo Valico, la Gronda, l’Aurelia Bis in tutto il Ponente, il raddoppio ferroviario, ma non possiamo dimenticare anche il nuovo corridoio che porta da Marsiglia a Genova e che permetterebbe di eliminare il pensate ritardo sulla Tav”.

Non sono mancate considerazioni sullo scenario politico: “La politica attuale, specie per trasporti e lavoro, mi delude profondamente. Non si può dire, come ha fatto Di Maio, che daremo il giudizio sulla Tav prima delle europee, vuol dire che lo rimanderemo di 7 mesi. Non si può dire nemmeno che il Terzo Valico è una questione di costi e benefici”. 

E, infine, la bordata sul reddito di cittadinanza: “Non si può dire che si offrono a un ragazzo trecento euro al mese per stare a casa fino a quando non rifiuta tre proposte di lavoro. Se un ragazzo rifiuta tre lavori non bisogna togliergli il reddito di cittadinanza, bisogna togliergli la cittadinanza”.

Pietro Zampedroni

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