Attualità - 30 agosto 2017, 13:30

I comuni di Cervo e Pieve di Teco, citati in un articolo del quotidiano inglese Guardian sulla parte ovest della Liguria

“Sono andata all’Ovest – scrive la giornalista Mary Novakovich – lungo la strada che è stata praticamente costruita dagli inglesi, ma questo è stato curiosamente dimenticato da essi”

Cervo. Fotografia apparsa sul quotidiano Guardian

Cervo. Fotografia apparsa sul quotidiano Guardian

Cervo e Pieve di Teco, insieme ad altri comuni della provincia di Savona, tra cui Alassio, Laigueglia, Noli e Albenga, sono stati citati in un articolo del quotidiano britannico “Guardian”, sulla parte ovest della Liguria. “Sono andata all’Ovest – scrive la giornalista Mary Novakovich – lungo la strada che è stata praticamente costruita dagli inglesi, ma questo è stato curiosamente dimenticato da essi”.

Nel diciannovesimo secolo, infatti, la parte occidentale della Liguria è stata meta dei cosiddetti “hivernants”, i turisti del nord Europa che sceglievano le nostre coste in inverno visto il clima ritenuto salutare per la cura delle malattie polmonari e respiratorie. Celebri furono alcuni articoli pubblicati dai medici della riviera dei fiori su saggi e periodici stranieri allo scopo di magnificare il clima del nostro territorio.

Numerose testimonianze del passaggio degli hivernants le si trovano nelle ville e nei giardini, in particolare gli Hanbury a Ventimiglia. Lo stesso scienziato svedese Alfred Nobel, la cui villa si trova a Sanremo, potrebbe essere stato uno di loro. Nobel infatti acquistò la sua villa nell’ultimo periodo della propria vita, quando la salute iniziava a peggiorare.

L’attenzione della giornalista del Guardian si concentra, in provincia di Imperia, sui due paesini, Cervo, riversato sul mare, “un villaggio medievale in cui un labirinto di strade rosse portano alla magnificenza della chiesa barocca di San Giovanni, con una vista spettacolare sul Mediterraneo”, e Pieve di Teco, comune della valle Arroscia: “L'aria si fa più fresca e alpina man mano che raggiungo il nord della Valle Arroscia arrivando a Pieve di Teco, non lontano dal confine con il Piemonte. La statuaria chiesa di San Giovanni, risalente al 18esimo secolo, con la cupola neoclassica, parlano di un grande passato in cui il villaggio occupava una posizione strategica. Ora è piacevolmente dormiente, con un borgo medievale ed un enorme mercato mensile di antiquariato”.

Lungo il suo viaggio nel “West” Liguria, Mary Novakovich si sofferma anche sul ristorante “U Levantin” di Laigueglia, gestito dalla cooperativa imperiese Jobel che, in un’ottica di integrazione favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro, in questo caso nella cucina del ristorante, di alcuni dei richiedenti asili ospiti nelle proprie strutture. Ma non solo, all’interno di U Levantin, come nel vicino bar “Le Malebolge”, anche questo gestito dalla coop, i camerieri sono portatori di handicap. “Un’osteria sociale – la definizione di U Levantin della giornalista del Guardian – un’impresa sociale che dà lavoro a rifugiati e persone con disabilità”.

Soddisfatti i sindaci di Pieve di Teco e Cervo Alessandro Alessandri e Gian Paolo Giordano. “Fa certamente piacere, non ne sapevo nulla. È stata una bella sorpresa”, commenta Alessandri. “Questo significa che Cervo è conosciuto in tutto il mondo. – dichiara Giordano – Siamo sulla strada giusta per quanto riguarda la promozione del nostro territorio”.

QUI l'articolo completo.

La fotografia in copertina è tratta dall'articolo del quotidiano inglese.

Francesco Li Noce

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