Politica - 02 agosto 2017, 10:14

San Bartolomeo al Mare: Consigli comunali convocati ad 'hoc' per evitare la mancanza del numero legale?

Lo sostiene il consigliere di opposizione Flavio Brivio: "Convocati due consigli alle 9 del mattino ed al primo eravamo più noi di minoranza che la maggioranza!".

San Bartolomeo al Mare: Consigli comunali convocati ad 'hoc' per evitare la mancanza del numero legale?

“Gli orari di convocazione dei consigli comunali non consentono alla popolazione di partecipare e condividere decisioni importanti”. E’ questa la presa di posizione del Consigliere di opposizione a San Bartolomeo al Mare, Flavio Brivio, che si dichiara “Stupito, meravigliato, sorpreso, stecchito, stupefatto, sbalordito, sbigottito, attonito, esterrefatto ed interdetto. Trovato un sinonimo che più di altri poteva racchiudere in una parola il mio stato d’animo: stecchito. Questo termine da proprio il senso di come ci si senta dopo essere stati presi in giro. Lo stupore mi era venuto alla consegna della convocazione dell’ultimo Consiglio Comunale, venerdì 28 e lunedì 31 luglio alle 9. Tra le pratiche in discussione l’approvazione delle modifiche al Regolamento comunale del verde e l’adozione del Piano Urbanistico Comunale”.

Prima convocazione alle 9 del mattino… ma il mio non era proprio stupore, in fondo, è prassi di questa amministrazione convocare il Consiglio Comunale in orari improbabili, l’ultima volta era alle 12 di venerdì. La doppia convocazione alle 9 è proprio una stranezza: dovete sapere, infatti, che questa Amministrazione conta ormai solo più sette consiglieri in quanto tre si sono dimessi, due hanno rinunciato alla loro sostituzione e di conseguenza per poter approvare un qualsiasi provvedimento devono ricorrere allo stratagemma della ‘seconda convocazione’. Alla prima convocazione, infatti, potrebbero non raggiungere il numero minimo di sei consiglieri necessari (basta un banale mal di pancia) e quindi di norma la prima convocazione viene fatta in orario improbabile e la seconda in orario di lavoro. Questa volta invece entrambe le convocazioni sono state collocate in orario particolarmente anomalo: ore 9 di venerdì ed ore 9 di lunedì. Questi orari fanno pensare ad una chiara volontà da parte di questa amministrazione di tenere un Consiglio Comunale d’importanza fondamentale in un momento della giornata in cui i cittadini difficilmente avrebbero potuto partecipare: ma come, non hanno forse il diritto di sapere cosa ne sarà del loro paese? Non hanno forse il diritto di partecipare alla vita politica? I concetti di Amministrazione trasparente, partecipazione, riallacciare i cittadini alla politica sono concetti che considerate così tremendi?”

“Nel frattempo, giusto perché lo stupore era ancora in una fase embrionale, giunse un’altra convocazione per un altro Consiglio Comunale, alle 12 di lunedì 31 luglio. E’ chiaro vero? La maggioranza ha convocato due Consigli Comunali distinti a distanza di un giorno lavorativo: ma perché? Che senso ha? Lo stupore si era trasformato in sbalordimento, ma non era ancora la fine. Venerdì mattina, noi consiglieri di minoranza, ci siamo presentati in comune alle 9 (quindi ricapitolando ci siamo presentati alla prima convocazione del primo Consiglio Comunale) per svolgere il nostro dovere di consiglieri, et voilà, entra in campo la parola ‘stecchito’: presenti nella ‘solita sala delle adunanze’ tre di noi consiglieri di minoranza (uno di noi era impegnato comprensibilmente con il proprio lavoro) un consigliere di maggioranza e il Sindaco Era la solita chiamata ‘fuffa’. Di ben sei consiglieri di maggioranza non c’era nemmeno l’ombra, l’unico presente era incompatibile con il punto principale all’ordine del giorno. E il Sindaco? Come si è giustificato? Cosa ci ha detto? Assolutamente niente. ‘Questi ci prendono in giro’ ci siamo detti noi e ce ne siamo andati via”.

La minoranza ha poi terminato il duro intervento: "È da quando sono al governo di questo piccolo paese che hanno fatto di tutto per rendere la ‘cosa pubblica’ un affare di pochi, basti pensare ai Consigli Comunali fatti in orari impossibili, dell’affidamento di tutto quello che riguarda l’edilizia privata ad una persona di fiducia del sindaco e l’elenco potrebbe continuare per molto”.

Maurizio Losorgio

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