Attualità - 29 luglio 2017, 07:14

Badalucco: via alla raccolta fondi per Badabum, a settembre il laboratorio per far rinascere il giardino in piazza Marconi

Un progetto di rigenerazione urbana che vede insieme l'associazione Punto DiFfusione e lo studio internazionale di architettura Grriz. Ecco come partecipare.

La rinascita del ‘Giardino’ di piazza Marconi a Badalucco passerà da Badabum. Si tratta di un vero e proprio laboratorio che si terrà dal 4 al 9 settembre in questo luogo simbolo del paese della Valle Argentina.

La presentazione del progetto



Gli anziani, memorie storiche di Badalucco, ricordano come una volta quella piazza ospitasse anche un vero e proprio terreno, dove la gente era solita riunirsi per coltivare. E’ per questo che oggi i badalucchesi quando parlano del ‘giardino’ si riferiscono a quell’area. La piazza all’epoca viveva anche attraverso queste coltivazioni di erbe, patate e fagiolini e così facendo in realtà si creavano momenti conviviali che univano la comunità. I bambini imparavano a conoscerla giocandoci e gli adulti l’apprezzavano dedicandosi alle coltivazioni ed ai più classici 'ciapeti'.

Da questi ricordi nasce l’idea di ridare un giardino a piazza Marconi. Per farlo i promotori dell’iniziativa hanno pensato alla costruzione di una struttura in legno a sviluppo verticale con delle fioriere che possano ospitare piante o altro. Per arrivare a questo obiettivo, l’associazione Punto DiFfusione ha attivato una campagna di crowdfunding (raccolta fondi ndr) attraverso il noto portale Ulule. Su questa PAGINA (LINK) è possibile effettuare una donazione che servirà principalmente a coprire i costi di materiali relativi alla costruzione dell’opera. Questa iniziativa parte soprattutto dai giovani di Badalucco. Punto diFfusione è una fresca realtà che nel corso dell’anno si dedica tra le altre cose anche alla realizzazione di eventi, come il DifFest.

“Come per il DifFest, credo fermamente nella valenza del progetto ‘Badabum - Il Giardino’ - afferma Sonia Bracco, presidente dell’associazione Punto DifFusione - Penso che ci sia bisogno di tempo ed impegno costante ma sono felice per la risposta positiva arrivata dal paese e non solo, nei confronti delle attività avviate in questi anni dalla nostra associazione. In merito a Badabum posso dire che mi è piaciuto poter puntare i riflettori su un vuoto urbano di Badalucco con l’idea di trovare una soluzione per riempirlo. Con questo laboratorio vogliamo invogliare tutti a migliorare un angolo del nostro paese, per riportare lì la bellezza. Ne abbiamo davvero bisogno. C’è una frase di Giuseppe Tornatore che mi è cara e che ben riassume lo spirito della nostra iniziativa. ‘L’arte e la cultura rimandano ad un concetto di bellezza che serve a fornire all'uomo strumenti migliori per la convivenza sociale e civile’”.

La fase pratica si tradurrà in un workshop in programma a settembre, a cura dell’architetto ed artista Mattia Paco Rizzi che insieme a Luigi Greco formano lo studio Grriz. Questa realtà è specializzata proprio nei lavori di architettura e design applicati allo spazio pubblico. Grriz è un nome di richiamo internazionale che ha recentemente realizzato l’installazione site-specific del Giardino delle Vergini per il Padiglione Italia alla XV Biennale di Architettura di Venezia 2016 e ha esposto anche al museo MAXXI di Roma. Mattia Paco Rizzi, sebbene sia nato a Mentone è cresciuto nell’entroterra della Valle Argentina. Un vero e proprio talento locale oggi prestato all’estero. Abbiamo chiesto a lui di raccontarci che cos’è Badabum.

“E’ un laboratorio-progetto di rigenerazione urbana che si propone di riattivare gli spazi pubblici dei borghi dell’entroterra ligure.  - sottolinea Mattia Paco Rizzi - Si tratta di una prima edizione. Vogliamo riportare il giardino dove non c’è più. Abbiamo in mente di costruire una struttura in legno leggera con un cantiere aperto a tutti. Vogliamo riattivare questa piazza e creare un nuovo bene comune”. 

La speranza degli organizzatori è che l’opera di Badalucco possa servire da incipit. Infatti sono molte le aree di questo paesino che potrebbero essere rivalutate grazie ad interventi mirati di architettura. Sono già stati raccolti quasi 1000 euro in pochi giorni. Badabum ha già incassato l'apprezzamento di alcuni testimonial d'eccezione si va dal noto imprenditori olivicolo Franco Boeri ROI a Carlin Petrini, fondatore di Slow Food (entrambi sono nella foto insieme a Sonia Bracco ndr)

C’è tempo fino al 1 settembre per contribuire a questo progetto. Si parte da un minimo di 5 euro a salire fino all’obiettivo finale di 3mila euro. Inoltre, in base ad alcuni step donativi verranno assegnate anche delle ricompense. Più si dona e maggiore sarà la riconoscenza da parte degli organizzatori. Troviamo quindi la maglietta dell’evento ma anche una cena in un ristorante della valle e l’inserimento del proprio nome sulle  targhe che saranno apposte sulle fioriere.

Stefano Michero

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