Attualità - 22 luglio 2017, 07:14

Sanremo: iniziati da un mese i lavori di restauro della facciata della Madonna della Costa, termineranno tra alcuni mesi (Foto)

Il progetto era pronto da alcuni anni ed i lavori sono finanziati al 50% dai beni culturali della Cei, sui fondi dell’8 per mille. E’ previsto il totale rifacimento degli intonaci sulla facciata e sui prospetti laterali. Un intervento che, come confermato dall’architetto Michele Palazzotto, costerà circa 400mila euro.

Sanremo: iniziati da un mese i lavori di restauro della facciata della Madonna della Costa, termineranno tra alcuni mesi (Foto)

Sono iniziati da circa un mese i lavori di restauro della Madonna della Costa che, come scrisse tempo fa lo storico matuziano Andrea Gandolfo è “Il santuario, il luogo sacro più caro ai sanremesi insieme alla concattedrale di San Siro, domina tutta la città dal punto più panoramico e centrale di Sanremo. Il grande edificio, visibile anche a notevole distanza, è sempre stato, specialmente per i naviganti, un sicuro punto di riferimento, soprattutto sotto il profilo spirituale”.

Il progetto era pronto da alcuni anni ed i lavori sono finanziati al 50% dai beni culturali della Cei, sui fondi dell’8 per mille. E’ previsto il totale rifacimento degli intonaci sulla facciata e sui prospetti laterali. Un intervento che, come confermato dall’architetto Michele Palazzotto, costerà circa 400mila euro e che andrà avanti ancora per qualche mese. I lavoro si sono resi necessari, a causa della caduta di diversi intonaci dall’edificio barocco, che contiene opere di straordinaria importanza artistica per la città di Sanremo, dove si venera la Madonna col bambino del pittore Niccolò da Voltri.

Le origini dell’attuale santuario risalgono probabilmente al 14 secolo, quando, in seguito all’affrancamento della popolazione matuziana dal giogo feudale terminato nel 1361, alcuni fedeli locali particolarmente devoti alla Madonna si sarebbero fatti promotori dell’erezione di un primitivo oratorio dedicato alla Vergine Maria, al quale si recavano in processione in occasione della celebrazione annuale della festa delle Catene, che si sarebbe tenuta fino al 1824 per ricordare la fine dell’asservimento feudale della città e il suo passaggio sotto la sovranità genovese.

Il santuario, come evidenziato sempre dallo storico Andrea Gandolfo, misura internamente 37 metri in lunghezza, 17 metri nelle crociere e 9 in larghezza, con la cupola che raggiunge i 50 metri da terra, si presenta in leggere e aggraziate forme barocche, che ben si armonizzano con il paesaggio circostante.

Gli ultimi restauri risalgono al periodo compreso tra il 1980 ed il 1986, quando l’intero edificio era stato riportato all’originario splendore. Era stata rifatta la copertura in rame della cupola e dei due cupolini laterali, oltre al restauro di numerose opere, il consolidamento di stucchi pericolanti e la sistemazione degli impianti elettrici all’interno ed all’esterno del fabbricato.

Carlo Alessi

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