Politica - 13 aprile 2017, 13:03

Elezioni a Taggia: Cascino non si candiderà a sindaco ed attacca l'amministrazione uscente "Hanno posto dei veti sulla mia persona"

Gabriele Cascino ha rivelato alcuni retroscena sugli incontri avuti tra il suo gruppo e quello formato dall'amministrazione uscente.

Gabriele Cascino

Gabriele Cascino

La campagna elettorale a Taggia si infiamma con Gabriele Cascino, che ha rotto il silenzio ed ha spiegato che cosa sta accadendo tra le fila dell’amministrazione uscente. Si infittiscono le trame sullo scacchiere politico taggese.

Cascino in prima battuta era stato dato come primo candidato per la carica di sindaco a Taggia. Poi, la fuga di notizie, un suo possibile avvicinamento al progetto che si sta delineando tra le fila del primo cittadino Vincenzo Genduso, pronto a passare il testimone.

“Ho messo la mia candidatura a servizio della città per fare qualcosa di nuovo” - ha subito sottolineato Cascino, quando l’abbiamo contattato per chiedergli che cosa stesse accedendo. “Ho avuto incontri con tante parti, compreso Genduso ed Alberghi, per trovare se si poteva avere un candidato sindaco condiviso. - aggiunge - Il mio obiettivo era di dare vita a qualcosa di nuovo e non arrivare ad una prosecuzione dell’amministrazione Genduso”.

L’incontro c’è stato, ma gli obiettivi delle parti non erano gli stessi. Un’ipotesi che è stata confermata da Cascino: “La mia candidatura a sindaco non era una scelta esclusiva. Sono stati posti dei veti sulla mia persona. Qualcuno mi ha detto che non ero abbastanza nuovo e subito dopo, il segretario del PD, Oggiana, mi ha detto che non andavo bene perchè non ho esperienza comunale e sono troppo nuovo. Uno il contrario dell’altro. Siccome c’è stato un ostacolo sulla mia persona ho proposto altri candidati. Nuovo non vuol dire solo Cascino. Le mie proposte di candidati sindaco non sono state accolte”.

C’è stata una frizione tra i gruppi. “Il mio gruppo non è disponibile a presentarsi e sostenere un candidato che rappresenti l’amministrazione uscente. - replica Cascino - Io ed il mio gruppo non vogliamo essere giudicati per quello che hanno fatto, giusto o sbagliato che sia. Insieme potevamo fare qualcosa di nuovo. Abbiamo proposto un’alternativa che comprendesse anche parti della maggioranza uscente. Non andava bene”.

Allora perché l’hanno contattata di nuovo? “Mi hanno proposto di candidarmi come consigliere comunale. La proposta non è accettabile in quanto si sarebbe trattato di sostenere il vicesindaco Mario Manni che è già da 28 anni in consiglio comunale e che ha già perso una volta come candidato sindaco” - spiega Cascino.

Che cosa farà adesso proseguirà con il suo progetto formando la lista? “Non ho intenzione di candidarmi. - annuncia Cascino - Non ci sono le condizioni. Ho i nomi ma non voglio fare una lista per togliere voti agli altri. Il sindaco è colui che caratterizza il progetto. Il mio era un progetto nuovo che proponeva gente nuova”. 

Stefano Michero

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