Giorgio Ficara sarà ospite domani al Palafiori di Sanremo dove, alle 16,30, presenterà il suo ultimo libro "Lettere non italiane". L'incontro è il terzo e ultimo, dopo quelli con Vittorio Coletti e Giuseppe Conte, organizzati per conto dell'Istituto Ruffini-Aicardi dal professor Giuseppe Panizzi con la collaborazione del preside Sergio Maria Conti e alcuni docenti colleghi del Dipartimento di Lettere.
"L'incontro (libero a tutti) è valido quale aggiornamento degli insegnanti e attribuirà tre crediti (tre ore) formativi. L'ingresso al Palafiori è comunque libero a tutti. Invitiamo la cittadinanza - lancia un appello il preside Conti - a presenziare. E ringraziamo quelli che, numerosi, hanno presenziato ai precedenti incontri. Fra l'altro, nei due appuntamenti, c'è stato spazio anche per la musica e il canto con il flauto di Roberto Orengo e l'arpa e le voce di Claudia Murachelli. Apprezzate anche le letture di poesie di Conte da parte delle docenti Manuela Ormea e Lucia Jacona".
Nel libro "Lettere non italiane", Ficara affronta una argomento spinoso: ha senso e si può ancora parlare oggi di una letteratura italiana? L'autore si sofferma sull'Ottocento e quindi sul momento della letteratura nazionale che, a quanto pare, starebbe perdendo una propria identità. Influenze da letterature straniere o altro?
"Giorgio Ficara è nato a Torino nel 1952. Allievo di Giovanni Getto, si è laureato all'Università di Torino nel 1974 con una tesi su Gabriele D'Annunzio. E' professore ordinario e titolare della cattedra di Letteratura Italiana nello stesso atneo. È stato condirettore di Nuovi Argomenti (1989-1999), critico di Panorama (1988-1997) e La Stampa (1978-2012). Collabora ora al Domenicale de Il Sole 24 Ore ed è condirettore di Lettere italiane. Ha anche insegnato negli Stati Uniti all'Università della California, Los Angeles, all'Università di Stanford, all'Università di Chicago e alla Columbia University, a Parigi alla Sorbona e al Collège de France oltre che in diverse università europee" - ricordano gli organizzatori.
"Interprete, storico della letteratura e dei sistemi filosofico-letterari, comparatista, si è occupato soprattutto di Francesco Petrarca, Giacomo Leopardi, Giacomo Casanova e della letteratura del Settecento europeo, di Alessandro Manzoni e del Novecento italiano, con particolare riferimento a Montale e al dibattito sul romanzo. Ha anche un legame con il territorio ligure avendo prefato libri di Francesco Biamonti. A sua volta ha scritto una ventina di libri e ha vinto una mezza dozzina di importanti premi fra i quali, nel 2010, il Premio Casinò di Sanremo - Libro del mare" - chiosano.