Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 27 gennaio 2017, 17:00

Go Bolkestein go

Go Bolkestein go

Può darsi che per l’avvio della stagione balneare, o poco dopo, ci sarà qualche certezza in più per il futuro delle spiagge italiane. Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato il disegno di legge delega per riordinare le concessioni demaniali marittime, al centro di una disputa con Bruxelles per la mancata osservanza della direttiva Bolkestein sui servizi. Il Governo avrà sei mesi per presentare una riforma organica del settore, evitando così il rischio di una procedura d’infrazione europea.

Per l’assessore ligure all’urbanistica e coordinatore del tavolo interregionale sul demanio, Marco Scajola, il bicchiere è mezzo vuoto. C’è delusione per l’ennesimo ritardo: la legge delega “si limita a rimbalzare sul tema”, ha dichiarato Scajola. Il bicchiere mezzo pieno è dato dai principi fissati dal provvedimento, due su tutti, che il Governo dovrà seguire per legiferare: la previsione di un periodo transitorio, che fa salve le concessioni esistenti fino al 2020, oltre al riconoscimento del valore commerciale delle imprese.

C’è voluta la bocciatura della Corte di giustizia europea per scrollare l’Italia dal suo immobilismo pluriennale sul tema Bolkestein. Lo scorso luglio, infatti, una sentenza aveva dichiarato illegittimo il rinnovo automatico delle concessioni. Il succo è che il nostro paese ha sempre adottato una strategia stop & go, salvandosi in calcio d’angolo con il decreto di turno o qualche norma-ponte. Ora però non si può andare avanti con Ponzio Bolkestein. Una decisione va presa con urgenza.

Ribadisco quanto avevo osservato quest’estate: credo che il nemico principale degli investimenti “fatti bene” sia l’incertezza. Non temo quell’invasione di magnati russi e orientali sui nostri litorali, che molti balneari agitavano come spettro della liberalizzazione. Rileggi Insider: L’effetto Bolkestein L’Europa ci chiede di creare un mercato più aperto e concorrenziale, lasciando ampi margini per tutelare chi in tutti questi anni ha lavorato e investito sulle spiagge.

Vedremo cosa partorirà il Governo in sei mesi, se tra sei mesi esisterà ancora questo Governo, se nel frattempo non saranno intervenute altre priorità, se le idee saranno abbastanza chiare, se ci sarà un’intesa con le regioni e i balneari sui contenuti della riforma demaniale. Le incognite, come si può facilmente intuire, sono ancora molte.

Luca Re

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