“Dopo mio marito e la nascita dei miei quattro figli è stato sicuramente il momento più della mia vita”. Lo ha detto Nadia Paonessa, fan sfegatata di Gigi D’Alessio che, nel primo pomeriggio di oggi ha avuto la possibilità di incontrarlo ed trascorrere mezz’ora con lui, al termine del pranzo, al ristorante ‘La Pignese’.
Gigi D’Alessio è arrivato oggi a Sanremo, per provare la canzone che presenterà al Festival e, all’ora di pranzo si è recato al tipico ristorante di piazza Sardi. Fuori si è creato il classico ‘capannello’ di fan e, incuriosita Nadia si è avvicinata, sperando che dentro ci fosse il suo idolo. Era proprio così e lei, che da sempre ascolta le sue canzoni, aveva già pronta una lettera da consegnargli, per ringraziarlo dei bei momenti che le fa trascorrere, con la sua musica.
Ha atteso davanti al ristorante, fino a quando due persone dello staff non sono uscite per fumare. “Ho preso il coraggio a quattro mani – ci ha detto Nadia – ed ho chiesto loro se potevano consegnare la lettera a Gigi. Lo hanno fatto e, dopo averla letta, mi ha fatto entrare. Mi sono seduta al suo fianco è mi ha anche offerto il caffè. Sinceramente non potevo crederci”.
Come nasce l’affetto e la stima per Gigi D’Alessio? “Mi è sempre piaciuto ed è stato sempre il mio preferito. Ascoltavo la sua musica sempre con una amica che, a seguito di un incidente non c’è più. Una perdita importante per me, ma quando ascolto le canzoni di Gigi, ritrovo il sorriso pensando ai bei momenti passati con lei. Nella lettera era spiegato tutto, ma ho avuto anche la possibilità di spiegargli di persona ed è stato davvero emozionante”.
Gigi le ha fatto quindi un gran bel regalo? “Davvero straordinario – termina Nadia – perché lo conoscevo come persona fantastica e di grande sensibilità, ma non pensavo davvero fino a questo punto. Faro un tifo sfegatato per lui al Festival e non smetterò mai di seguirlo attraverso le sue canzoni. Voglio davvero ringraziarlo per avermi regalato una mezz’ora davvero eccezionale… grazie Gigi!”. Alla fine, oltre alle foto di rito, per Nadia anche l'autografo sulla custodia del cellulare.
(Le foto sono di Tonino Bonomo)
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