L’arrabbiatura prenatalizia dei pendolari liguri nei confronti della Regione, per il momento, è acqua passata. Non guastiamoci le feste più del dovuto, cin-cin e arrivederci alle trattative che riprenderanno a gennaio 2017. L’anno si stava chiudendo con i malumori per l’aumento del 5% per le tariffe dei treni locali, poi i toni si sono smorzati.
Sebastiano Lopes, portavoce dei pendolari ponentini, ha spiegato che ci sono stati “errori di comunicazione” che anche l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Berrino, ha dovuto ammettere. Due settimane fa, Genova ha firmato con Trenitalia il rinnovo del contratto di servizio per dodici mesi; ma la vera posta in gioco è molto più alta, è il super-rinnovo 2018-2032 che dovrebbe consentire alle ferrovie di pianificare con più attenzione gli investimenti e modernizzare i nostri binari, con 44 nuovi treni e più chilometri percorsi.
Più qualità e servizi, la partita si giocherà tutta qui. Partendo da una situazione che da un po’ di tempo a questa parte è sempre peggiorata, come evidenziava all’inizio di dicembre il nuovo rapporto Pendolaria di Legambiente. La Liguria è tra i fanalini di coda in Italia, perché i treni sono vecchi (l’età media è vent’anni), la linea Genova-Acqui Terme figura tra le dieci più scalcinate dell’intero paese, le tariffe sono aumentate in totale del 41% dal 2010 al 2016, a fronte di servizi tagliati complessivamente del 13,8% nello stesso periodo.
Per comodità, ecco un breve elenco dei punti da sanare nel 2017 per una prossima verifica dei fatti:
- Completare le stazioni a Imperia e Diano Marina. Ora sono più le cose che non funzionano di quelle che funzionano, i parcheggi sono inadeguati, così come i collegamenti in autobus.
- Piena integrazione ferro-gomma con abbonamenti unici.
- Biglietti scontati per gli studenti e possibilità di rateizzare gli abbonamenti annuali-semestrali.
- Pulizia e puntualità dei treni.
- Aumento delle corse giornaliere.
- Sperimentazione dei treni veloci Frecciargento da Genova a Roma.
- Rilanciare il progetto dello spostamento a monte dei binari per il tratto Andora-Finale Ligure; il raddoppio attuale va inteso come opera incompiuta e foriera di molti disagi per chi viaggia.





