Politica - 11 ottobre 2016, 15:52

Ventimiglia: il vicesindaco Sciandra sulla conferenza di Médecins du Monde “E' stata messa in dubbio la capacità di accoglienza della città, sono dispiaciuta”

"Questi cittadini hanno dato tanto, hanno tollerato e non so in quante altre città avremmo potuto avere una risposta del genere. Sono molto dispiaciuta della visione della città che è uscita dalla conferenza di ieri" ha detto il vicesindaco Silvia Sciandra.

Ventimiglia: il vicesindaco Sciandra sulla conferenza di Médecins du Monde “E' stata messa in dubbio la capacità di accoglienza della città, sono dispiaciuta”

Ero pronta a rispondere il quella sede, quello che posso dire è che, forse, quando si organizzano queste cose, bisognerebbe invitare anche chi amministra la città. Si possono condividere o meno certe idee o scelte, ma avrei voluto poterne discutere.” Questo il commento del vicesindaco del Comune di Ventimiglia Silvia Sciandra, il giorno dopo la conferenza di Médecins du Monde che ha voluto mettere in guardia la città in merito alla situazione migranti, nella speranza che questa non arrivi ad essere una nuova Calais.

Parole dure del vicesindaco che ha preso parte all'incontro, senza però aver ricevuto un invito ufficiale da parte dell'Associazione Umanitaria: “Ho saputo per caso della conferenza – prosegue la Sciandra - e ho ritenuto di partecipare, perché quando si parla di problemi della migrazione credo sia doveroso da parte nostra esserci, per capire sempre di più, per poter fare delle scelte ponderate. Nessuno però ci ha chiesto di prendere parte all'incontro. Non immaginavo che la conferenza potesse avere il taglio che ha preso, ma ero pronta ad imparare e a confrontarmi.”

La critica più grande che Médecins du Monde ha rivolto all'Amministrazione riguarda l'ordinanza firmata dal Sindaco di Ventimiglia che ha interdetto la distribuzione di cibo sul territorio comunale da parte delle associazioni: “La nostra percezione – spiega Silvia Sciandra - è che consentire a queste persone di assumere cibo in giro per la città possa creare, a lungo andare, delle baraccopoli e che si possa arrivare davvero ad avere situazioni simili a Calais. Se queste persone si orientano verso il centro cittadino per incontrare le associazioni pronte ad aiutarle, allora sì che si possono creare degli accampamenti spontanei lesivi della dignità e della tutela dei cittadini.”

Resta il rammarico per il modo in cui è stata raffigurata, secondo il vicesindaco Silvia Sciandra, la città di Ventimiglia nell'incontro di ieri: “A differenza di quello che succede in Francia questa città ha accolto – chiosa la Sciandra. Poi ci possono essere i più furbi e i meno accoglienti, ma non ha mai fatto le barricate. E' stata messa in dubbio la capacità di accoglienza della città, e questo mi dispiace. E' vero, ne ha sofferto e se ne è lamentata, ma ha accolto.

Non vogliamo situazioni di campi chiusi, si cerca di fare quello che è nelle nostre possibilità, sicuramente sbagliando, ma nessuno di noi ha mai gestito prima d'ora una situazione del genere. E' anche vero, però, che l'accoglienza non si può imporre, bisogna educare in questo senso. Questi cittadini hanno dato tanto, hanno tollerato e non so in quante altre città avremmo potuto avere una risposta del genere. Sono molto dispiaciuta della visione della città che è uscita dalla conferenza di ieri.”

Simona Della Croce

SU