Maggioranza in difficoltà, a Imperia, quest'oggi, quando si è riunita la commissione che, su proposta dell'amministrazione avrebbe dovuto modificare lo Statuto comunale, in particolare la parte relativa al numero legale in Consiglio, mancato nelle ultime due sedute, per le assenze decisive dei membri della maggioranza.
Il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati ricostruisce l'accaduto.
"Commissione politicamente imbarazzante, per la maggioranza, ma politicamente significativa, - scrive Fossati - questo pomeriggio sulla proposta della maggioranza di modificare lo Statuto del Comune in punti chiave, tra cui, in primis, la riduzione del numero legale in consiglio comunale a solo un terzo dei consiglieri.
Dopo i recenti scivoloni, legati alla debolezza politica e numerica della amministrazione Capacci, qualche furbastro vorrebbe portare a solo 11 in numero dei consiglieri presenti per poter deliberare, come dire che sei persone -la maggioranza di 11- potrebbero, potenzialmente, decidere qualsiasi cosa.
Si è cominciato prendendo atto che la maggioranza non era presente in numero legale ed i lavori sono iniziati solo grazie alla presenza della minoranza. In altri termini, la maggioranza chiede modifiche allo Statuto, ma non riesce nemmeno a garantire il numero legale in Commissione.
Si è proseguito dibattendo la mia proposta di sospendere l’esame della pratica, atteso che è evidente che, al di là del merito (inaccettabile), la maggioranza non ha i numeri, la capacità e la forza politica per decidere nulla".
"La mia proposta - continua Fossati - è stata approvata e, dato significativo, dopo che Montesano, per Area Civica, e Marino, per il Pd, hanno chiaramente e correttamente preso le distanze dal 'colpo di mano' tentato dalla maggioranza o, a questo punto, viene da dire, dalla parte della maggioranza. Apprezzabile l’intervento di Marino, che, senza nascondere un certo disappunto, ha detto chiaramente che si dissocia e non condivide il tentativo di inserire nella modifica dello Statuto, come in un cavallo di Troia, una norma assurda che riduca il numero legale a solo un terzo.
Non servono commenti approfonditi. Servirebbe però che qualcuno prendesse atto della situazione, ossia che la maggioranza non c’è più, e ponesse fine a questa farsa indegna.
La città merita di più".





