Imperia: salta il consiglio comunale per la mancanza del numero legale. Il Sindaco Capacci: "Un errore di calcolo. Mi dispiace"

Arriva anche il commento del Sindaco di Imperia Carlo Capacci dopo che la seduta del Consiglio Comunale odierno è saltata per la mancanza del numero legale dovuto alle troppe assenze in maggioranza, in particolare a quella del Consigliere Roberto Saluzzo in vacanza a Praga, e alla protesta della minoranza, che in terza convocazione ha fatto saltare il numero legale sciogliendo l’assise che dovrà riunirsi nuovamente entro il 5 settembre.

“E’ stato un errore di calcolo. – ha commentato Capacci – Non è stata usata bene la ‘calcolatrice’ facendo 1+1+1+1.Un disguido. Sostanzialmente i capigruppo avevano inteso che il consigliere Roberto Saluzzo sarebbe stato presente quando in realtà aveva specificato che sarebbe stato assente. Non c’è nessun altro tipo di problema”.

“Mi dispiace – continua il Sindaco – ma mi dispiace anche vedere la minoranza che abbandona l’aula mentre c’erano delle pratiche importanti per la città. Io penso che un consigliere comunale, benché di minoranza dovrebbe tenere alla propria città, restare dentro e garantire il numero legale, e dire quello che pensa sulla pratica. Sarebbe stato un gesto di rispetto verso i cittadini che li hanno eletti. In questo modo io penso che abbiano mancato di rispetto alla città intera. Comunque faremo a breve un altro consiglio comunale, dove mi accerterò personalmente della presenza dei consiglieri comunali e il numero legale ci sarà. Verrà riproposto lo stesso ordine del giorno, quindi sinceramente non vedo nessun tipo di problema.

Vorrei far semplicemente notare però anche un’altra cosa: che il regolamento del Comune di Imperia e lo Statuto non sono assolutamente aggiornati con la norma vigente che prevede, per quanto riguarda il numero legale, la presenza di un terzo dei consiglieri comunali. Il nostro regolamento prevede il 50% esclusa la figura del Sindaco. Questa è una cosa che non va bene e che dovrà essere modificata, ma non per un motivo in particolare, semplicemente per renderla identica a una norma vigente dello Stato italiano, quindi non credo che una norma del Comune possa superare una norma dello Stato”.