Crisi nelle scuole dell'alta Valle Argentina: Molini di Triora e Triora sono fortemente a rischio

Il rischio della chiusura della scuole nell’alta Valle Argentina si fa ancora più concreto. Al momento la situazione sembrava che toccasse solo Molini di Triora, ma anche Triora pare navighi in acque agitate. La causa è la stessa, non ci sono abbastanza bimbi iscritti, sette a Triora e quattro a Molini, mentre il minimo consentito è di otto. Entrambe le amministrazioni comunali stanno cercando di correre ai ripari per far fronte all’emergenza. Non a caso c’è stata una riunione con la dirigenza scolastica per trovare una soluzione. 

Il rischio ad oggi è che il Ministero non autorizzi la presenza di un insegnante per ciascuna delle due scuole. Un discorso che trascende al mancato requisito del numero minimo. Attualmente le ipotesi sono due. La prima è che le due amministrazioni collaborino e scelgano di unirsi. Questo passo comporterebbe la chiusura di una delle due scuole elementari ma garantirebbe il servizio per le famiglie che risiedono nell’alta valle. La seconda, dipende totalmente dal Ministero, che attenendosi alla legge ed in un’ottica di spending review potrebbe non inviare maestri né a Triora né a Molini. A questo punto i bambini sarebbero costretti ad andare a Badalucco. 

Al momento l’eventuale unione delle due scuole sembra la strada meno percorribile. Infatti nessuno dei due comuni vuole rinunciare al servizio. Da un lato Molini ha un minor numero di iscritti ma le scuole più nuove e capienti. Del resto Triora è forte del numero maggiore di bimbi.

In questo contesto critico su un servizio importantissimo soprattutto nell’entroterra, l’amministrazione di Molini sta lavorando insieme alla minoranza sul problema scuole. Il vicesindaco Manuela Sasso e la consigliera Alessandra Balbo hanno instaurato una collaborazione, che dimostra la sensibilità necessaria sul problema e la capacità si sapere andare oltre alle visioni di schieramento. Tuttavia Triora sembra che sia irremovibile sulla possibilità di rinunciare alla scuola. Nonostante per logica abbia più senso far scendere i bambini anziché farli salire. Nel frattempo ci vorrà almeno un mese prima che arrivi una risposta dal Ministero ma la situazione non è certo delle più rosee.