Numerosi sono gli appuntamenti che quest’estate hanno visto “all’opera” la Cappella Musicale della Diocesi di Ventimiglia - Sanremo.
Ricordiamo la presenza dell’apprezzata formazione vocale al Santuario della Madre di Misericordia a Valmala (CN) il 10 Agosto, in occasione della Festa diocesana della Madre della Misericordia, in questo centoottantesimo anniversario delle apparizioni della Beata Vergine a cinque pastorelli al “Chiotto” di Valmala, valle laterale della più rinomata Valle Varaita. Il Rettore del Santuario, Don Paolo Gerardi, che l’anno scorso ricevette dal Maestro della Cappella Musicale della Diocesi di Ventimiglia - San Remo, Dott. Davide Tepasso, per l’Archivio del Santuario, gli spartiti originali manoscritti del “Dittico di Valmala”, ha, infatti, invitato la Cappella Musicale ad animare le solenni celebrazioni pomeridiane (Adorazione Eucaristica, Santo Rosario, Santa Messa e Processione) della seconda domenica d’Agosto. In programma tutte composizioni liturgiche firmate da Tepasso, compresa la prima esecuzione assoluta dell’ “Invocazione alla Madre di Misericordia di Valmala”, musicata dal compositore sanremese sul testo di una preghiera tradizionale del santuario valmalese, che recita: “Maria, Madre di Grazia e di Misericordia, tu dal nemico salvaci, quando moriamo accoglici”. Grande emozione nell’assemblea dei fedeli e dei celebranti e significativa partecipazione assembleare nel canto della melodia dei ritornelli, semplici e coinvolgenti.
Il 26 Agosto, Solennità di San Secondo Martire, Patrono della città di Ventimiglia e dell’intera Diocesi, la Cappella Musicale ha animato i Vespri solenni presieduti nella Cattedrale di “Nostra Signora Assunta” dal Vescovo diocesano, Monsignor Antonio Suetta. Inno, antifone, salmodie, Responsorio breve e Cantico della Vergine musicati da Tepasso. All’organo Andrea Verrando, che con vera maestria ha introdotto l’inizio della funzione con incisive improvvisazioni sul tema del ritornello dell’inno del Santo festeggiato.
L’8 Settembre, in occasione della Festa patronale di Apricale, sarà sempre la Cappella Musicale diocesana ad animare la Celebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Suetta. Una “data storica” per il caratteristico borgo della valle Nervia, essendo la prima volta che il Vescovo della nostra Chiesa locale vi presiede una Liturgia nel giorno della Natività della Beata Vergine Maria. In “programma” il “Trittico apricalese”, sempre firmato dal direttore della formazione vocale diocesana: l’ “Ave di Apricale”, il “Magnificat di Apricale”, “Laudate Mariam” , che vennero presentate in prima assoluta nella Parrocchiale di Apricale il 2 Dicembre 2012, in occasione della riapertura al culto della chiesa, dopo i lunghi anni di lavori di consolidamento e restauro.
Domenica 14 settembre, a conclusione dei festeggiamenti della Madonna di Lampedusa, nel Santuario di Castellaro si terrà, alle ore 21, un concerto spirituale dal titolo “Incontri di cielo – Gli avvenimenti di 180 anni fa al Chiotto di Valmala”. Si farà ripercorrere ai presenti la storia delle Apparizioni della Vergine a Valmala, attraverso canti del repertorio della Cappella Musicale. In programma anche l’ “Ave Maris Stella”, musicato da Tepasso nel 2010 appositamente per il Santuario di “Nostra Signora di Lampedusa”.
Terminerà gli impegni estivi della Corale l’appuntamento nella “Chiesa grande” della “Piccola Casa della Divina Provvidenza” – Il “Cottolengo” – a Torino, la solenne Concelebrazione Eucaristica di giovedì 18 Settembre a conclusione dell’anno giubilare dei 150 anni dalla nascita del Beato sacerdote cottolenghino Monsignor Francesco Paleari, adamantina figura di sacerdote secondo il cuore di Cristo, pastore di anime che ha dato tutto se stesso per il Suo Signore servendo la Chiesa con un’umiltà ed una tenerezza meravigliose. In programma sempre brani di Tepasso, compreso l’Inno ufficiale della Beatificazione di Don Paleari, intitolato “Celebriamo la gloria del Signore”.
“Un tempo di incontro, di crescita e di fraternità, è stata per noi quest’estate. Un tempo di preghiera e di lode. Un tempo di condivisione di momenti importanti dal punto di vista liturgico ed umano. Ritengo che per sintetizzare il sentimento del mio cuore e di quello di tutti gli amici coristi, non ci sia modo migliore e terminologia più efficace del cottolenghino DEO GRATIAS!”, si esprime Tepasso.
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