"Che l'elemento naturale della Liguria sia il mare è cosa risaputa. Non bisogna però dimenticare quanto sia stata importante dall'antichità l'acqua per il popolo ligure. Le montagne e i fiumi testimoniano il senso di una civiltà in prevalenza fondata su questo elemento che con il cielo e la terra(e il mare dunque) fanno di questa regione un unico irripetibile. Il Vara, a Levante e il Varo (oggi chiamato Var in Francia) a Ponente, sono i confini storici degli antichi Liguri. La radice 'va', che, in antico celto-ligure significava acqua (vedi watter nell'antica lingua germanica), sta quindi a indicare l'acqua dei rispettivi fiumi e degli altri corsi d'acqua.
I fiumi della Liguria in condominio con altre regioni sono: in provincia di Imperia il Roya che scorre nella Val di Tenda, facente parte ormai del territorio francese; il Tanarello, poi il Tanaro, il lungo affluente di destra del Po che bagna Alba, Asti e Alessandria in Piemonte; in provincia di Savona le due Bormida (di Millesimo e di Spigno), le cui acque che provengono dalla zona ligure confluiscono in quella piemontese, nel Tanaro presso Alessandria; in provincia di Genova lo Stura, con sorgenti presso il passo del Turchino, che forma con l'Orba, affluente del Bormida; lo Scrivia che dalla Scoffera si immette, dopo aver passato il Piemonte, nel Tanaro in zona lombarda; il Trebbia, noto per la battaglia di Annibale, che nato in Liguria, riceve le acque dell'Aveto suo principale affluente, si getta nel Po proprio vicino a a Piacenza, in Emilia; in provincia di La Spezia il Magra che bagnate Pontremoli e Aulla in Lunigiana (Toscana), non costituisce il confine, spostato più ad est, con la Toscana. Infatti a destra del fiume abbiamo la città più importante dopo La Spezia, Sarzana, erede della romana Luni, sempre in Liguria. Gli altri fiumi o torrenti, dal Centa, al Merula, all'Arroscia, all'Argentina, ed altri ancora, si intrecciano con la storia e la civiltà dei Liguri fin dalle sue origini.
Pierluigi Casalino".





