Sono ormai anni che il carciofo di Perinaldo è stato inserito nella lista dei Presidi di Slow Food Italia. Grazie al lavoro congiunto tra comune e Condotta Slow Food Val Nervia e Otto Luoghi, ma soprattutto all’intervento materiale della Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Perinaldo, Comunità Montana Intemelia e Azienda Altavia.
Il carciofo è arrivato a Perinaldo intorno al 1796 con la campagna d’Italia voluta da Napoleone Bonaparte. Subito si è adattato al micro clima della ridente cittadina del ponente ligure, diventando un prezioso ortaggio da usare fresco nel mese di maggio e conservato sott’olio extravergine da taggiasca locale, durante tutto l’anno. Oggi è un prodotto conosciuto in tutta Italia e in molti Paesi Europei. Intervistato il responsabile nazionale del carciofo Luciano Barbieri dice “Ricordo che l’iter per diventare un Presidio è stato laborioso, specialmente nel reperire i fondi necessari, ma alla fine ci siamo riusciti. Sono contento perché il Presidio Slow Food da lustro a tutta la Liguria”.
Per sabato è stata organizzata l’iniziativa 'Incontri di Terra Madre - Il carciofo di Perinaldo'. Ritrovo alle 16 visita alle piantagioni, spiegazioni storiche e scientifiche sul carciofo a cura di Francesco Guglielmi, perito agrario e sindaco di Perinaldo. Si assisterà al trattamento per la conservazione, infine degustazione e rossese di Dolceacqua. Poggi dell’Elmo.





