Sanremo Ospedaletti - 13 aprile 2014, 19:16

Sanremo: Unitrè, il resoconto della conversazione su cibo e arte della Prof.ssa Lucinda Buia

L'incontro si è svolto venerdì 11 aprile nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue

Sanremo: Unitrè, il resoconto della conversazione su cibo e arte della Prof.ssa Lucinda Buia

Venerdì 11 Aprile 2014, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue, ad Unitre Sanremo, la cessazione della Quaresima e l’imminente Pasqua oltre a pensieri mistici, suggeriscono un richiamo al cibo ma in modo tutto artistico. La Prof.ssa Lucinda Buia del Liceo Cassini di Sanremo, ha guidato il divertito pubblico attraverso un percorso culinario tracciato da chef molto particolari, pittori, musicisti, letterati e cantanti.

La preoccupazione di procurarsi il cibo quotidiano nasce con l’uomo, e Adamo ed Eva spesso vengono raffigurati nei pressi di un albero di mele e la povera mela diventa il frutto proibito mentre ciò è dovuto al doppio significato della parola latina MALUS (melo/male).

E visto il clima pasquale la Prof.ssa Buia ha mostrato l’immagine di uno stupendo mosaico etrusco con una figura umana sdraiata come si usava già allora nei banchetti, che ha una mano sollevata che stringe un uovo. L’uovo è sempre stato simbolo di rinascita e per gli etruschi di reincarnazione, per cui di buon auspicio per decorare una tomba.

I romani benestanti aumentarono l’importanza dei banchetti. I grandi banchetti avvenivano spesso nell’ATRIUM, un grande ambiente d’ingresso ove esisteva di solito un tempietto con i ritratti degli antenati. Non c’era timore per gli avanzi di cibo perché venivano bruciati sul posto e si riteneva che ciò andasse a beneficio degli antenati. Curiosa è l’immagine del pavimento di un Atrium, che raffigurava già questi avanzi in forma di mosaico onde fossero sempre a disposizione degli antenati anche quando i banchetti non avevano luogo. Il banchetto per gli antichi romani era uno “status symbol” diremmo oggi, ed appena qualcuno diventava appena benestante subito si lanciava in sontuosi banchetti, forzando non poco la filosofia di Epicuro che riguardava maggiormente la gioia in senso lato.

Così anche un liberto come Trimalcione organizzerà un banchetto colossale che ispirerà il Satyricon di Petronio e più recentemente il nostro Federico Fellini. Il Medioevo anche a tavola sarà tranne poche eccezioni, piuttosto frugale, ma successivamente con lo svilupparsi dei commerci verso l’Oriente e ancora dopo verso le Americhe, nuove e prelibate vivande giunsero alle tavole che poterono permettersele. Le corti di Mantova e Ferrara brillarono per un Rinascimento delle arti ma anche del buon cibo come raffigurato in molti quadri. Anche nel Nord Europa l’arte aveva un grande sviluppo e non trascurava la raffigurazione di pranzi.

I pittori francesi spesso raffiguravano eleganti picnic all’aperto e dehor di ristoranti. Persino il tormentato Van Gogh dedicherà un suo dipinto ad un ristorante forse perché in questi locali riusciva ad esporre liberamente senza l’assillo dei galleristi ed infatti nell’immagine si vedono affissi altri suoi quadri. I fiamminghi raffiguravano anch’essi il cibo ed il suo utilizzo ma in modo più austero influenzato dalla riforma cristiana protestante. Caravaggio con la sua “Cena in Emmaus” mostrerà invece le vivande sul tavolo con mirabile realismo.

Nel periodo illuminista si nota nelle opere pittoriche la quasi scomparsa della carne, ritenuta dannosa per il ragionamento. Tante sono le opere che si sono ispirate ai banchetti biblici dalle “Nozze di Cana” al celeberrimo “Cenacolo” di Leonardo da Vinci. Ma anche le cucine , le macellerie ed i mercati sono raffigurati (celebre quello della Vucciria di Guttuso). Nemmeno sono trascurati quei momenti distensivi come la colazione a base di caffelatte o il tè delle cinque all’uso inglese. Con contorno di stoviglie preziose o di rozzi arredi il cibo è protagonista perché è sempre stata la prima preoccupazione dell’uomo. Poi a pancia piena si discute meglio ed il futuro appare più roseo. Sono diffusi i pranzi d’affari ma anche la cena amorosa è un classico.

Roberto Barbaruolo

Diamo di seguito il calendario delle prossime lezioni dell'Anno Accademico 2013-2014 - Secondo Periodo - L'Università delle Tre età è aperta a tutti, non è necessario alcun titolo di studio. Le lezioni si svolgono dalla 16.00 alle 18.00 circa e saranno accompagnate da proiezioni - In caso di assenza del relatore si provvederà con lezione alternativa. Esse si svolgono, salvo diversa indicazione, nella Sala  degli  Specchi di Palazzo Bellevue - Corso  Cavallotti 59, Sanremo. Per poter frequentare le lezioni occorre essere in regola con la quota associativa, fissata in Euro 30,00 per la durata dell'anno accademico.

APRILE 2014

- Lunedì 14 aprile MEDICINA Le nuove frontiere della terza età: scenari per il futuro Dott. Franco Martini

- Lunedì 28 aprile MEDICINA Sordità improvvisa : diagnosi - terapia Dott. Giorgio Ferrari - Ing. Fabiano Di Gioia

MAGGIO 2014

- Venerdì 2 maggio LETTERATURA GRECA Corso: Il paesaggio personaggio nell’Odissea Prof. Pierangelo Beltramino

- Lunedì 5 maggio STORIA Il sigaro di Garibaldi e la sua rocambolesca fuga da Ra- venna agli Stati Uniti Dott. Giancarlo Rilla

- Venerdì 9 maggio Cinema e Disabilità: Unitre Esperienza Cinema: ‘Tutti sul set’ dalla teoria alla pratica Anfass Onlus Sanremo e Sanremo Cinema a cura di Max Ormea e Riccardo Di Gerlando

- Lunedì 12 maggio GEOGRAFIA E VIAGGI Ernest Shackleton: Endurance: fortitude vincimus - L’Antartide e il coraggio Gianni Manuguerra

- Venerdì 16 maggio Chiusura dell’anno accademico. Relazione finale del Presi dente. Consegna dei Diplomi di benemerenza ai Docenti A seguire proiezione del documentario ‘Dove passava il treno’ di Piero Farina e Marisa Fogliarini.

C.S.

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