Festival di Sanremo - 21 febbraio 2014, 13:16

Silvia Mezzanotte commenta la terza serata di #sanremo2014: "Il Festival si regge in piedi con gli artisti in gara"

"Il flash mob con gli All Stars vera sorpresa della serata"

Silvia Mezzanotte

Silvia Mezzanotte

La terza serata del festival a oggi, risulta per Silvia Mezzanotte la meglio riuscita: "Ho trovato un certo ritmo, vivacità e sentimento" - spiega a Sanremonews, dove è opinionista per questo 64° Festival della Canzone Italiana.

"Parto dalle canzoni in gara: confermo il mio giudizio positivo su Gualazzi, artista di grande raffinatezza, un po' difficile per il parterre sanremese, forse più abituato alle grandi melodie. Sono infatti rimasta sorpresa che alla prima classifica si sia piazzato mediamente alto"

A Raphael aggiunge la sorpresa Rubino, artista che aveva sottovalutato in precedenza: "In lui ho visto un bel modo di porsi come personaggio, bel canto e modernità. Un giovane assolutamente pronto per questo mondo".

Incantata dalla voce della Ruggiero, la Mezzanotte si è lasciata infine conquistare dalla freschezza dei Perturbazione: "Ho adorato Arbore. Immenso, ironico, leggero nonostante il tema scelto fosse l'elogio della bellezza della vecchiaia, profondo conoscitore del mondo televisivo a testimonianza di come ancora una volta siano i grandi vecchi i pilastri dello show". 

Due i momenti topici per la cantante dei Matia Bazar: "Il primo, il monologo della Littizzetto, tutto incentrato sulla diversità e sull'handicap, emotivamente molto convincente, preludio all'esibizione di Dergin Togman, artista tedesco, poliomelitico, che è riuscito a costruirsi una carriera di danzatore. Lo avevo già apprezzato a Le Cirque du soleil, ma vederlo in Rai in prima serata mi ha toccato il cuore. Questo è stato per me il fulcro di tutto lo show".

Il secondo momento per Silvia Mezzanotte è stato il falso flash mob con gli All Stars che descrive come "vera sorpresa della serata. Grande qualità e grande classe".

Tra le nuove proposte la voce che più l'ha colpita è quella di Veronica de Simone, interprete di classe, già pupilla della Carrà a The voice of Italy. 

Alla luce dei dati d'ascolto piuttosto deludenti cosa non è andato? "Sono 64 anni che lo diciamo: il festival è  troppo lungo. Alle 00.30 persino un Chiambretti stremato a Radio Due presentava l'ultima nuova proposta come se dovesse imporre una medicina a qualcuno. Non ci si spiega il perché. Visto da casa è tutto molto semplice: ci sono troppi ospiti, alcuni del tutto inutili in relazione alla tipicità del pubblico sanremese. Suppongo, ma si tratta di interpretazione personale, che ci sia qualche imposizione discografica". 

L'altro aspetto negativo per la Mezzanotte: "Ho avuto la sensazione che i conduttori fossero un po' spaventati , forse per via del calo degli ascolti della seconda serata, così drastico da non potersi definire come ogni anno, fisiologico".

Inoltre pensa che l'andamento del Festival dipenda moltissimo dalla prima serata: "12 milioni di telespettatori delusi difficilmente offrono una seconda chance alla tv. E l'umore diffuso del mattino successivo non era certamente dei più alti. Indiscutibilmente un po' noioso, senza guizzi artistici di particolare rilievo. Le altre serate per quanto più ricche e meglio organizzate, cadono sotto il giogo di un verdetto iniziale piuttosto complesso da scardinare..."

"Temo che dal prossimo anno - continua -  alla ricerca dello share televisivo si ripeteranno i riti di sangue delle eliminazioni degli artisti al televoto, contribuendo a trasformare nuovamente anche il festival in un reality show. E credetemi so di cosa parlo avendo pagato a caro prezzo sulla mia pelle l'eliminazione del 2012". 

Veniamo ai look sanremesi: nulla l'ha colpita particolarmente, eppure "la sobrietà che ho visto - dice - mi sembra una scelta di buongusto da parte di tutti i partecipanti, forse per rispetto alla situazione difficoltosa che l'Italia intera sta vivendo. Unica trasgressione, le scarpe di Giusy Ferreri, per le quali credo sia richiesta patente specifica, e il lamè di Arisa.

"La terza serata? Meglio". Così conclude Silvia Mezzanotte: "Lo show mi è sembrato filare via più facilmente. Mi auguro solo che prima o poi ci si accorga che il Festival si regge tranquillamente in piedi con le canzoni e gli artisti in gara, e poco altro".

Francesco Ameglio

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