La giunta provinciale di Savona ha dato via libera alla sottoscrizione del protocollo d'intesa che regolerà il conferimento delle acque reflue dei comuni di Andora, Stellanello e Testico al depuratore di Imperia. Lo schema di accordo di programma, predisposto lo scorso anno, è stato nel frattempo modificato con l'inserimento tra i firmatari del Comune di Imperia, come proposto dall'Amministrazione provinciale ponentina. Gli imperiesi avrebbero voluto coinvolgere anche la Regione Liguria, che tuttavia si è dichiarata estranea.
La soluzione più efficiente e integrata per la depurazione del territorio dell'estremo ponente savonese era stata individuata proprio dalla Regione, all'inizio del 2013, con l'avvio dello studio di fattibilità per il potenziamento dell'impianto di Borghetto Santo Spirito per il trattamento degli scarichi fognari dei comuni dell'Albenganese e con l'indicazione di destinare i reflui del comprensorio andorese al depuratore di Imperia. In questo modo si sarebbe fatto a meno del previsto depuratore consortile di Villanova d'Albenga e si sarebbe evitato il problema di trasportare i reflui oltre Capo Mele per raggiungere la piana di Albenga.
Di qui la necessità di giungere ad un accordo quadro fra i tre comuni dell'estremo ponente savonese e le Province di Imperia e di Savona, ai quali si è appunto aggiunto il Comune di Imperia. Accordo che regola sia gli aspetti tecnico-ambientali sia quelli economici sia anche quelli politici di rappresentanza all'interno della conferenza dei sindaci dell'Autorità d'Ambito. Andora, Stellanello e Testico troveranno infatti rappresentanza all'interno dell'Ambito imperiese, lasciando quello di Savona. Tutto questo in attesa dell'approvazione della legge regionale di riforma del servizio idrico integrato.
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