“Apprendiamo dalle odierne notizie di stampa che la prospettiva di aumento dell'aliquota IMU sulle prime case non è più una provocazione accennata ai tavoli di confronto con i sindacati. ma sta diventando una possibilità concreta che il Sindaco Doria sta sottoponendo al giudizio della sua maggioranza”. Lo scrivono unitariamente Cgil, Cisl e Uil regionali, che proseguono: “Ribadiamo la nostra netta contrarietà ad una risoluzione di questo tipo. Ad oggi a livello nazionale è aperto il confronto per individuare interventi sull'Imu che possano rendere l'imposta più equa e nel contempo alleggerirne il peso”.
Cgil, Cisl e Uil sostengono con forza che i possessori dell'unico immobile adibito ad abitazione con valore catastale, entro un tetto da stabilirsi, devono essere esonerati dal pagamento dell'imposta e sosterranno questa richiesta, insieme alle altre rivendicazione contenute nella nostra piattaforma con una grande mobilitazione unitaria il giorno 22 giugno a Roma: “La proposta del Sindaco Doria ci appare prematura rispetto alle decisioni del Governo e molto rischiosa perché se l'esecutivo nazionale dovesse mantenere l'imposta così com'è, i cittadini genovesi pagherebbero l'ennesimo aggravio fiscale sulle proprie dissanguate finanze. E a chi sostiene che, in questa malaugurata ipotesi, si potrebbe tornare sulla decisione e mantenere l'aliquota 2012, Cgil, Cisl e Uil ricordiamo che mai si è verificato in questa città ed il questa Regione un abbattimento di qualsivoglia aliquota fiscale. Le uniche vistose e pesanti riduzioni che i genovesi hanno incassato sono state, purtroppo, quelle dei servizi pubblici e dei posti di lavoro”.